Isfoa Osservatorio dei prezzi. LE COMPRAVENDITE IMMOBILIARI NEI CAPOLUOGHI ITALIANI
A livello nazionale, le compravendite di abitazioni diminuiscono maggiormente nei comuni capoluogo_
(-10,2% e quasi 6.000 abitazioni compravendute in meno rispetto al primo trimestre 2022)
Subiscono una decisa flessione anche nei comuni minori (-7,4%, con circa 9.000 abitazioni compravendute in meno del primo trimestre del 2022).
I cali più elevati si registrano nei comuni capoluogo del Nord Ovest con un tasso negativo del 12,5%.
La diminuzione degli scambi è diffusa in tutte le aree del paese con la sola eccezione delle Isole, area con l’unico tasso tendenziale positivo, +1,1%
area che deriva, in particolare, dal rialzo del 2,3% nei comuni capoluogo.
Al Nord Est e al Centro la variazione negativa è più marcata (rispettivamente -10,3% e -11,5%)
Al Nord Ovest il calo si attesta a -9,1%, tasso trascinato dalle perdite registrate nei comuni capoluogo (-12,5%).
Al Sud, invece, la diminuzione è più lieve, -5,1%, area nella quale si osserva una diminuzione più accentuata nei comuni capoluogo, -8,7%.
LA SUPERFICIE DELLE CASE COMPRATE E VENDUTE IN ITALIA
La superficie media delle abitazioni compravendute in questo trimestre, rispetto al I trimestre 2022, è in leggera diminuzione di 1,6 m2 e si attesta intorno ai 105,4 m2 .
La diminuzione degli scambi, come emerge dal confronto con lo stesso trimestre del 2022, coinvolge i tagli dimensionali più grandi e risulta più accentuata al crescere della grandezza delle abitazioni.
In particolare, le abitazioni nella classe da 50 a 85 m2 hanno una variazione di -6,6%, quelle di taglio compreso tra 85 m2 e 115 m2 diminuiscono del 10,2%.
Le abitazioni di taglio compreso tra 115 e 145 m2 subiscono una flessione pari al 10% e infine le grandi abitazioni, con superfici oltre i 145 m2 registrano un calo che sfiora il 12%.
Le abitazioni di taglio piccolo sono, invece, in leggera crescita.
MUTUI CASA E TASSI DI INTERESSE
Registra un’ulteriore flessione nel trimestre in esame il dato riferito alla quota degli acquisti di
abitazioni da parte di persone fisiche finanziate da mutui con ipoteca iscritta sull’immobile compravenduto:
41,8% a fronte del 42,9% del trimestre precedente, in costante flessione nell’ultimo anno.
Ancora in aumento il tasso medio di interesse, stabilito alla sottoscrizione dell’atto di mutuo:
in questo primo trimestre 2023 supera il 4%, 76 punti base in più del trimestre precedente, 219 punti base in più in un anno.
Il capitale di debito, sempre contratto dalle persone fisiche per acquistare abitazioni, ammonta a:
circa 8,7 miliardi di euro, oltre 3,7 miliardi di euro in meno dell’omologo trimestre del 2022 (-30%).
I PREZZI DELLE ABITAZIONI IN ITALIA SECONDO ISTAT
In Italia, secondo l’ISTAT, i prezzi delle abitazioni nel quarto trimestre del 2022 mostrano un tasso tendenziale di crescita, +2,8% rispetto allo stesso trimestre del 2021.
La crescita tendenziale dell’IPAB è da attribuirsi sia ai prezzi delle abitazioni nuove che aumentano del 4,6%, in accelerazione rispetto al trimestre precedente:
(era +2,9%), sia ai prezzi delle abitazioni esistenti (che pesano per più dell’80% sull’indice aggregato)
che aumentano del 2,4% decelerando lievemente rispetto al terzo trimestre 2022 (era +2,9%).
SONDAGGIO CONGIUNTURALE DEL MERCATO DELLE ABITAZIONI IN ITALIA
Per l’Italia, il clima del mercato immobiliare residenziale del I trimestre 2023 rilevato presso gli
agenti immobiliari mediante il Sondaggio Congiunturale del Mercato delle Abitazioni in Italia:
- La quota di operatori che segnalano difficoltà nel reperimento del mutuo da parte degli acquirenti si è portata attorno al 30 per cento, il valore più alto dall’inizio del 2015.
- Circa la metà degli agenti segnala che fra le cause prevalenti di cessazione dell’incarico a vendere vi è un valore delle offerte ricevute ritenuto troppo basso dal venditore;
- una frazione analoga indica prezzi richiesti giudicati troppo elevati dai compratori.