A Volandia si raccontano “i cieli d’Africa”: il diario del sergente pilota William Dusi
Sabato 14 giugno alle ore 10:30, Volandia – il Parco e Museo del Volo situato accanto all’aeroporto di Malpensa – ospiterà un nuovo importante evento culturale dedicato alla memoria storica dell’aviazione militare italiana.

Nella suggestiva cornice dell’ex officina aeronautica Caproni, verrà presentato il libro Ghibli – Diario dei miei cieli d’Africa tra il 1940 e il 1943, scritto dal sergente pilota William Dusi e curato da Roberta Rita Colombo.
Il volume raccoglie e restituisce, in forma narrativa e documentale, le memorie personali di un giovane aviatore romagnolo che prese parte alle operazioni della Regia Aeronautica in Nord Africa durante la Seconda guerra mondiale. Un racconto umano e militare che si distacca dalla retorica propagandistica e restituisce la voce autentica di un protagonista minore – e per questo preziosissimo – del nostro passato recente.
La storia di William Dusi

Nato a Cesenatico nel 1916, William Dusi era figlio di fornai. Affascinato dal volo fin da ragazzo, si iscrisse di nascosto alla scuola di pilotaggio di Aviano, decisione che segnò il corso della sua vita. La madre, scoperta la sua scelta, non poté far altro che raccomandargli di “volare piano e basso”. Dopo l’addestramento e il conseguimento del brevetto, fu inviato in Africa settentrionale come pilota della Regia Aeronautica.
Nel diario, scritto tra il 1940 e il 1943, Dusi racconta l’esperienza della guerra vissuta dall’interno: la durezza della vita nel deserto, il rapporto tra commilitoni, il senso del dovere intrecciato alla paura, e il graduale sgretolarsi delle illusioni. Dopo l’8 settembre 1943, si rifugiò tra gli Appennini per sfuggire alla cattura e proseguire la lotta in forma diversa. Dopo la guerra, si reinventò imprenditore nel settore delle bevande e visse fino al 1993 nella sua città natale.
Una presentazione che è anche un’occasione di riflessione

L’evento a Volandia vedrà la partecipazione di ospiti di rilievo nel mondo della cultura, della storiografia e del giornalismo. Ad aprire la serie di interventi sarà Massimo Ferrari, storico e noto giornalista aeronautico, con un contributo intitolato La Regia Aeronautica in Nord Africa, in cui verrà offerta una ricostruzione storica del contesto operativo e strategico in cui Dusi si trovò a operare.
Seguirà Roberta Rita Colombo, curatrice del volume e della collana Sidera per l’editore Tralerighe Libri. Colombo, che è anche vicepresidente del Centro Studi Criminalità e Giustizia, proporrà una riflessione dal titolo Le testimonianze fanno la storia: tra propaganda, patriottismo e illusioni, incentrata sul valore delle fonti personali come strumenti per comprendere la storia senza filtri ideologici.
La componente psicologica e letteraria sarà invece affrontata da Emanuela Dyrmishi, medico e psicoterapeuta, con una relazione intitolata Letteratura e guerra: un approccio psicologico, che esplorerà l’impatto emotivo della scrittura di guerra e il ruolo terapeutico della narrazione.
A moderare l’incontro sarà Silvestro Pascarella, direttore del quotidiano La Prealpina, mentre è prevista la partecipazione in collegamento del noto giornalista e inviato di guerra Fausto Biloslavo, la cui esperienza di cronista dai fronti più caldi del mondo porterà un ulteriore livello di approfondimento al confronto.
Volandia, luogo di memoria e identità

La scelta di Volandia come sede dell’evento non è casuale. Il Parco e Museo del Volo, nato nell’area delle storiche Officine Caproni, rappresenta uno dei luoghi simbolo della tradizione aeronautica italiana. Situato tra Somma Lombardo e il Terminal 1 di Malpensa, è un punto di riferimento per appassionati, studiosi e famiglie che vogliono scoprire la storia del volo, dall’epoca dei pionieri fino alle conquiste spaziali.
Proprio in un luogo dove si conserva e si valorizza il patrimonio aeronautico italiano, la presentazione del diario di Dusi acquista un valore aggiunto: da testimonianza individuale si fa parte di una narrazione collettiva, dove il singolo contribuisce alla ricostruzione della memoria storica condivisa.
Ingresso libero, cultura aperta a tutti
L’ingresso alla conferenza è libero, fino a esaurimento posti. L’invito, valido per due persone, è stato diffuso da Volandia anche tramite canali istituzionali e culturali locali, sottolineando la volontà di rendere l’evento accessibile al pubblico più ampio possibile.
Per partecipare, è possibile raggiungere Volandia comodamente in auto – con parcheggio gratuito – oppure in treno con il Malpensa Express, grazie alla passerella pedonale che collega direttamente il Terminal 1 dell’aeroporto al museo.
Per informazioni e conferme, è possibile scrivere all’indirizzo: delia.durione@volandia.it