GIDRO d’Italia: Portoferraio e Bracciano protagoniste del Giro in Idrovolante
Il viaggio del GIDRO d’Italia 2025, il primo giro del Paese compiuto da una flotta di idrovolanti anfibi ultraleggeri, continua a sorprendere e affascinare. Partito il 5 settembre dall’Aeroporto Nicelli di Venezia, il tour sta attraversando mari e laghi italiani lungo un itinerario di circa duemila chilometri, con tappe simboliche che uniscono spettacolo, storia e prospettive di sviluppo per il turismo e i trasporti.
Dopo aver emozionato il pubblico con gli ammaraggi sul Lago d’Iseo e a Pavia, la carovana del GIDRO ha recentemente fatto scalo in due località di grande rilevanza: Portoferraio, sull’Isola d’Elba, e il Lago di Bracciano, nel cuore del Lazio. Due tappe che hanno saputo coniugare meraviglia, riflessione e memoria storica.

Portoferraio: l’Elba che guarda al futuro
La tappa elbana ha rappresentato un momento di forte suggestione. Gli idrovolanti, giunti dopo un volo spettacolare sul Mar Tirreno, hanno sorpreso turisti e residenti con un passaggio a bassa quota proprio sopra un traghetto in arrivo da Piombino.
Un’immagine destinata a restare impressa a lungo nella memoria collettiva, simbolo di un incontro tra passato e presente, tra tradizione marinara e nuove forme di mobilità aerea.
Ad accogliere i piloti e gli equipaggi, la città di Portoferraio ha organizzato un momento istituzionale di grande rilievo. L’11 settembre, infatti, nella Sala Consiliare del Comune, si è svolta una conferenza che ha visto la partecipazione del sindaco Tiziano Nocentini, di rappresentanti della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, dell’Autorità Portuale di Livorno e della Capitaneria di Porto.
Il dibattito ha posto l’accento sulle potenzialità degli idrovolanti: non soltanto strumenti di passione e spettacolo aeronautico, ma veri e propri mezzi di trasporto alternativi, capaci di favorire un turismo innovativo e sostenibile e di garantire collegamenti rapidi tra le isole e la terraferma. Un’idea che apre scenari interessanti anche sul piano economico e ambientale.
Nel pomeriggio, la baia antistante l’Hotel Airone si è trasformata in un’arena naturale, con spettacolari ammaraggi e decolli che hanno catturato lo sguardo dei presenti. Un evento che ha saputo unire comunità locale, istituzioni e visitatori, offrendo un’immagine dell’Elba come isola proiettata verso il futuro.

Bracciano: un ritorno alle origini
Se l’Elba ha offerto lo spettacolo della natura e del mare, la tappa di Bracciano ha avuto un valore soprattutto storico e simbolico. Grazie alla collaborazione con l’Aeronautica Militare, il Comune di Bracciano e l’Ente Parco, sei idrovolanti sono stati autorizzati ad ammarare eccezionalmente sul Lago di Bracciano, proprio davanti all’Idroscalo di Vigna di Valle.
Questa località, oggi sede del Museo Storico dell’Aeronautica Militare (MUSAM), negli anni ’30 era un punto di riferimento per i collegamenti internazionali, rendendo l’Italia protagonista della grande stagione dell’idrovolantismo. L’arrivo dei piloti italiani e stranieri – tra cui i cremonesi Graziano Mazzolari e Angelo Bonardi, il palermitano Roberto Pascale, il valtellinese Sergio Scaramuzzi e gli stranieri Pascal Ballet e Wolfang Loscher – ha riportato in vita questa tradizione gloriosa.
Il programma della giornata ha previsto la deposizione di una corona presso la Stele Tromso, dedicata alle vittime del Dirigibile Italia, seguita da una serie di interventi istituzionali e dalla visita ai padiglioni museali. Non è mancato uno spazio dedicato al futuro: si è parlato dell’uso degli idrovolanti non solo per attività sportive o turistiche, ma anche per il monitoraggio dell’ambiente e dei parchi naturali, oltre che per collegamenti rapidi in aree difficilmente raggiungibili.

Un tour che unisce l’Italia
Il presidente dell’Aviazione Marittima Italiana, Orazio Frigino, ha sottolineato come il GIDRO d’Italia rappresenti un’occasione per valorizzare le bellezze del nostro Paese e, allo stesso tempo, per far conoscere al grande pubblico il potenziale dell’idrovolante come mezzo di trasporto moderno ed ecologico.
Con il sostegno di numerosi enti e istituzioni – dal Ministero della Difesa al Ministero del Turismo, dall’ENAC all’Aeronautica Militare – il tour sta attraversando l’Italia lungo un itinerario che unisce mari e laghi, portando ovunque uno spettacolo unico e un messaggio positivo di innovazione e coesione.
Verso il Sud Italia
Dopo Portoferraio e Bracciano, la carovana del GIDRO si dirige ora verso le tappe meridionali: Napoli, i Laghi di Sibari, Taranto e infine Gallipoli, dove il 22 settembre si terrà la cerimonia conclusiva presso l’Hotel Bellavista Club.
Un viaggio che, tappa dopo tappa, non è solo dimostrazione di abilità tecnica e passione aeronautica, ma diventa anche occasione di incontro tra territori, comunità e istituzioni. Un modo nuovo di raccontare l’Italia dall’alto, con lo sguardo rivolto all’acqua, al cielo e al futuro.


