Samarate, sindacati contro. A Samarate un argomento di attualità è la possibilita’ di esternalizzazione dell’Asilo Nido cittadino. Riceviamo e pubblichiamo la lettera dei sindacati che stanno seguendo gli sviluppi.
La lettera dei sindacati contro l’esternalizzazione dell’Asilo Nido
Dopo gli incontri con i Capi Gruppo e le riunioni delle Commissioni Bilancio e Istruzione, ormai la verità emerge con forza. Incontri sollecitati dalle lavoratrici per avere finalmente chiarezza sulle intenzioni dell’amministrazione comunale. Il Comune ha deciso di esternalizzare, dopo il Centro Diurno Disabili e il Centro Minori, anche l’Asilo Nido comunale!
Il personale ha espresso con forza la propria contrarietà all’operazione, ritenendo il Nido una risorsa per la Comunità. Grazie alla continuità educativa e qualità professionale dimostrata che creato rapporti di fiducia con le famiglie che da 45 anni hanno usufruito del Servizio.
Dispiace assistere a una mancanza di attenzione nei confronti di operatrici si sono rese disponibili a spendere le proprie professionalità e competenze. Proprio negli ambiti dove si riscontrava un bisogno per rispondere alle necessità della Comunità (Scuole, progetti rivolti ai minori, sportello psicopedagogico, Centro diurno disabili, Centro Minori, Assistenza Domiciliare Minori, sportello Covid, Spazio Neutro…).
Le proposte di mediazione
Di fronte alla evidente determinazione del Comune di procedere alla esternalizzazione le educatrici hanno anche avanzato proposte di mediazione in grado di salvaguardare una parte del servizio pubblico, garantendo una presenza che permetta una continuità educativa ed un maggior confronto con i nuovi referenti, ad esempio attraverso la gestione diretta di almeno la sezione dei piccoli. Mentre basterebbero due assunzioni per mantenere la gestione comunale del gruppo Medi/Grandi e quattro per ritornare ad una gestione completa.
E’ proposta l’ipotesi del comando, che consentirebbe agli operatori di rimanere all’interno del Servizio mantenendo il rapporto lavorativo con il Comune.
Da ultimo, in caso di esternalizzazione di tutto il Servizio, è stata presa in considerazione la propria ricollocazione nell’ambito degli uffici comunali, previo percorso di riqualificazione professionale, ipotesi che nel contempo potrebbe contribuire a far fronte alla drammatica carenza d’organico evidenziata dagli stessi amministratori.
Dagli interventi ascoltati nelle riunioni delle Commissioni non sono venuti segnali di disponibilità ad accogliere le istanze delle lavoratrici. Abbiamo sostenuto le lavoratrici fin dall’inizio di questa lunga e complessa battaglia.
L’abbiamo fatto perché siamo convinti che il servizio pubblico offerto dal personale dell’Asilo Nido “Nidondolo” si è contraddistinto da altissimi standard di qualità.
Lo abbiamo fatto perché esperienze realizzate in altri Comuni hanno dimostrato che non sempre scegliere di far gestire i servizi pubblici ai privati ha portato qualità e risorse o risparmi alle casse dei Comune.
Sicuramente la normativa nazionale sulle assunzioni ha messo il Comune di Samarate, come tutti i Comuni, in grave difficoltà nella gestione dei servizi. Ci chiediamo, anche in previsione delle risorse che verranno stanziate nel PNRR, perché non si valuti un piano straordinario di assunzioni per gestire i servizi.
La battaglia a fianco delle lavoratrici non è finita. Ci siano confrontati con loro e siamo pervenuti ad una chiara e determinata decisione. Se non saranno fornite garanzie per il mantenimento negli organici comunali di tutto il personale nell’asilo nido passeremo a più decise forme di lotta. Senza esclude anche lo sciopero.
F.P. CGIL e A.L. COBAS