Malpensa. “Com’eri Vestita?”: La Mostra di Denuncia arriva a Malpensa
Nell’area delle partenze internazionali dell’aeroporto di Milano Malpensa, la mostra “Com’eri Vestita?” denuncia la vittimizzazione secondaria.
Promossa in Italia da Libere Sinergie, questa mostra itinerante atterra al Terminal 1 per sensibilizzare i passeggeri sulla violenza contro le donne. La mostra sottolinea che le donne vengono abusate indipendentemente dall’abito che indossavano, poiché non è mai una questione di provocazione, ma solo di prevaricazione maschile.
Inaugurazione con Presenze Significative
L’inaugurazione della mostra “Com’eri Vestita?” ha visto la partecipazione di tre donne impegnate in questa causa. Michaela Castelli, Presidente di SEA Milan Airports, ha dato un caloroso benvenuto a Silvia Cattafesta, Vicepresidente di Libere Sinergie. Cattafesta ha spiegato come è venuta a conoscenza della mostra e perché ha voluto portarla in Italia. Lella Costa, attrice e Direttrice del Teatro Carcano di Milano, ha prestato la sua voce per raccontare testimonianze toccanti.
La Domanda “Com’eri Vestita?”
“Com’eri Vestita?” è una domanda ricorrente posta alle vittime di stupro nelle stazioni di polizia, nelle aule di giustizia e nei media. Questa domanda implica una presunta connessione tra la violenza subita e gli abiti indossati dalla vittima, spostando la responsabilità, o addirittura la colpa, sulla vittima stessa. La mostra “Com’eri Vestita?” intende smontare questo pregiudizio.
Storie di Stupro e Abiti Quotidiani
La mostra “Com’eri Vestita?” presenta storie di stupro e i relativi abiti indossati dalle vittime. Sui manichini si trovano abiti comuni come una tuta da ginnastica, un tubino nero attillato, un grembiule per le pulizie, un pigiama, jeans, un maglione a collo alto e una gonna scozzese. Le storie sono 17 e sono tutte vere, raccolte da Silvia Cattafesta e Nadia Muscialini, socie di Libere Sinergie.
Origini della Mostra
“Com’eri Vestita?” è l’adattamento italiano di “What Were You Wearing?”, un’installazione ideata nel 2014 da Jen Brockman e Mary A. Wyandt-Hiebert. Brockman è la direttrice del Centro per la prevenzione e l’educazione sulle aggressioni sessuali presso la University of Kansas, mentre Wyandt-Hiebert è la direttrice delle iniziative di programmazione del Centro di educazione contro lo stupro presso la University of Arkansas.
Adattamento Italiano
Con l’autorizzazione delle ideatrici originali, Libere Sinergie ha sviluppato il progetto italiano, presentato per la prima volta l’8 marzo 2018. Dal 2020, “Com’eri Vestita?” è parte delle proposte educative rivolte alle scuole da Amnesty International Italia. Questo rientra nella campagna #iolochiedo, che promuove una cultura del consenso e del rispetto nelle relazioni.
Testimonianze di Donne Coraggiose
La mostra “Com’eri Vestita?” include testimonianze di donne coraggiose che hanno condiviso le loro storie. Queste testimonianze mostrano che la violenza non è mai giustificata dall’abbigliamento della vittima. Gli abiti esposti rappresentano solo una piccola parte della vita quotidiana delle vittime, dimostrando che la responsabilità è sempre dell’aggressore.
Educazione e Consapevolezza
L’obiettivo della mostra “Com’eri Vestita?” è educare e sensibilizzare il pubblico. La mostra vuole far capire che nessuna donna dovrebbe mai essere giudicata o colpevolizzata per l’abito che indossava al momento dell’aggressione. Attraverso l’educazione e la consapevolezza, si spera di cambiare la percezione sociale della violenza di genere.
L’Importanza di Esporre in Luoghi Pubblici
Esponendo la mostra “Com’eri Vestita?” in luoghi pubblici come l’aeroporto di Malpensa, si raggiunge un vasto pubblico. Questo approccio permette di sensibilizzare persone che potrebbero non essere altrimenti esposte a queste tematiche. L’aeroporto è un punto di passaggio per milioni di viaggiatori, offrendo un’opportunità unica di diffondere il messaggio contro la violenza di genere.
Supporto da Organizzazioni e Istituzioni
La mostra “Com’eri Vestita?” è sostenuta da numerose organizzazioni e istituzioni che si impegnano nella lotta contro la violenza di genere. Il supporto di queste entità è cruciale per la diffusione e il successo dell’iniziativa. Collaborazioni come quella tra Libere Sinergie e SEA Milan Airports dimostrano l’importanza di unire le forze per una causa comune.
Un Passo Verso il Cambiamento
La mostra “Com’eri Vestita?” rappresenta un passo importante verso il cambiamento della percezione sociale sulla violenza di genere. Attraverso la sensibilizzazione e l’educazione, si spera di ridurre la vittimizzazione secondaria e di promuovere una cultura di rispetto e responsabilità. La mostra invita tutti a riflettere sul proprio ruolo nella società e a contribuire attivamente al cambiamento.
Conclusione
“Com’eri Vestita?” è una mostra che denuncia la vittimizzazione secondaria delle donne vittime di stupro. Esponendo abiti quotidiani e raccontando storie vere, la mostra mira a sensibilizzare il pubblico e a cambiare la percezione della violenza di genere. La presenza della mostra all’aeroporto di Malpensa offre un’importante opportunità per diffondere questo messaggio a un vasto pubblico, contribuendo a promuovere una cultura del rispetto e del consenso.
SEA Milan Airports e Libere Sinergie, attraverso questa iniziativa, dimostrano il loro impegno nella lotta contro la violenza di genere. La mostra “Com’eri Vestita?” è un esempio concreto di come l’educazione e la sensibilizzazione possano fare la differenza nella nostra società.
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