Via libera alla Legge Clima: Tovaglieri (Lega) attacca, “Colpo all’industria europea”
La nuova Legge Clima UE divide il Parlamento, in campo l’On.Tovaglieri.
Bruxelles, 5 novembre – La Commissione Industria del Parlamento europeo ha approvato la nuova Legge Clima che punta a ridurre le emissioni di CO2 del 90% entro il 2040 rispetto ai livelli del 1990. Una decisione che ha scatenato forti reazioni politiche, in particolare da parte dell’eurodeputata Isabella Tovaglieri (Lega), relatrice ombra per il gruppo dei Patrioti.
Tovaglieri: “Normativa green irrealistica e dannosa”
Secondo Tovaglieri, il provvedimento è frutto di un “delirio ideologico” che rischia di portare l’Europa verso la desertificazione industriale. La deputata denuncia la complicità del PPE, accusato di aver sostenuto una linea troppo vicina a quella di sinistra e Verdi.
> “Questa legge climatica è un nuovo colpo all’industria e all’economia europea, già messe in ginocchio dallo stop ai motori termici dal 2035 e da altri provvedimenti autolesionisti”, ha dichiarato Tovaglieri.
Obiettivi ambientali troppo ambiziosi
Il cuore della critica riguarda l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 90% entro il 2040. Secondo Tovaglieri, si tratta di un traguardo “ambizioso quanto irrealizzabile”, soprattutto considerando che l’UE è ancora lontana dai target fissati per il 2030.
Impatto sull’industria e sulla competitività
La nuova Legge Clima impone misure più restrittive per settori chiave come:
– Produzione industriale
– Agricoltura
– Trasporti
– Edilizia
Secondo Tovaglieri, queste misure metteranno a rischio migliaia di posti di lavoro e la competitività delle imprese europee. “Stiamo sacrificando lo sviluppo per obiettivi ambientali teorici”, ha aggiunto.
Richiesta di cancellazione totale della legge
Come relatrice ombra, Tovaglieri ha presentato un emendamento per la cancellazione totale della legge. La proposta è sostenuta dal gruppo dei Patrioti, che punta a una revisione radicale del testo.
> “La svolta di cui oggi ha bisogno l’Europa non è quella green, ma quella verso il buonsenso”, ha concluso Tovaglieri.
Il contesto europeo e le reazioni politiche
La proposta della Commissione europea è parte di una strategia più ampia per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Secondo un sondaggio citato dalla Commissione, l’81% dei cittadini europei sostiene questo obiettivo.
Tuttavia, il dibattito resta acceso. Alcuni Stati membri chiedono maggiore flessibilità e una verifica biennale della legislazione. Il confronto tra sostenibilità ambientale e tutela dell’industria è destinato a proseguire nei prossimi mesi.
Il ruolo del governo italiano
Tovaglieri ha espresso fiducia nel contributo delle forze più pragmatiche del governo italiano. L’obiettivo è modificare la legge nei prossimi passaggi parlamentari, evitando impatti negativi sull’economia nazionale.
Conclusione: una sfida tra ambiente e sviluppo
La Legge Clima rappresenta una sfida cruciale per il futuro dell’Europa. Da un lato, la necessità di contrastare il cambiamento climatico. Dall’altro, la tutela dell’industria e dell’occupazione. Il dibattito è aperto, e le prossime settimane saranno decisive per il destino del provvedimento.
Legge su Clima
La Legge su Clima è al centro del dibattito europeo. Le sue implicazioni ambientali, economiche e politiche coinvolgono tutti i cittadini. Seguire l’evoluzione del testo sarà fondamentale per comprendere la direzione che prenderà l’Unione nei prossimi atti
Fonti: On.Tovaglieri ( Lega)






