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    Più della metà degli ictus e degli infarti si possono evitare
    Più della metà degli ictus e degli infarti si possono evitare

    Più della metà degli ictus e degli infarti si possono evitare

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    By Giuseppe Criseo on 1 Settembre 2023 Ambiente, Cronaca
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    Più della metà degli ictus e degli infarti si possono evitare con uno stile di vita sano

    Sovrappeso, pressione alta, colesterolo alto, fumo e diabete sono i principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, che sono la prima causa di morte nel mondo.

    Un nuovo studio internazionale, pubblicato sul New England Journal of Medicine:

    Lo studio ha dimostrato che questi fattori possono essere modificati con uno stile di vita sano, riducendo significativamente il rischio di ictus e infarti.

    La ricerca, coordinata dall’Heart & Vascular del Medical Center Hamburg-Eppendorf (Uke).

    E dal Centro tedesco per la ricerca cardiovascolare (Dzhk), ha coinvolto 1,5 milioni di persone provenienti da 34 paesi.

    I risultati hanno mostrato che i cinque fattori di rischio combinati (sovrappeso, pressione alta, colesterolo alto, fumo e diabete)

    sono responsabili di circa il 57% degli ictus e degli infarti nelle donne e del 53% negli uomini.

    “Lo studio mostra chiaramente che più della metà degli ictus e degli infarti sono evitabili attraverso il controllo di questi 5 fattori di rischio modificabili”

    ha dichiarato Licia Iacoviello, professore ordinario di Igiene e Sanità Pubblica dell’Università degli Studi dell’Insubria e co-autrice dello studio.

    “I risultati sono quindi di grande importanza per rafforzare la prevenzione in quest’area”.

    Lo studio ha anche mostrato che i tassi di questi fattori di rischio variano nelle diverse regioni del mondo.

    Il sovrappeso è più comune in America Latina, l’ipertensione e il colesterolo alto in Europa.

    Mentre il fumo è più comune in America Latina ed Europa dell’Est e il diabete mellito in Nord Africa e Medio Oriente.

    “Diverse linee di ricerca del Centro Epimed cercano di spiegare questa quota rimasta”

    ha detto Marco Ferrario, professore senior di Medicina del Lavoro dell’Università degli Studi dell’Insubria e co-autore dello studio.

    “Ad esempio, nostre ricerche precedenti condotte anche nell’ambito dello stesso consorzio internazionale hanno mostrato che:

    fattori psicosociali, lavorativi e socio-economici non solo sono cause di malattie cardiovascolari.

    E  possono interagire con i 5 fattori in studio, amplificandone gli effetti negativi sul rischio cardiovascolare”.

    Questo studio lascia in eredità anche un esteso dataset con dati armonizzati a livello individuale, che potrà essere utilizzato per ulteriori ricerche.

    I risultati di questo studio sottolineano l’importanza di adottare uno stile di vita sano per ridurre il rischio di ictus e infarti.

    Una dieta sana, l’esercizio fisico regolare, il controllo del peso, la riduzione del fumo e la gestione del diabete sono tutte azioni che possono aiutare a proteggere la salute del cuore.

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    Giuseppe Criseo

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