Klépierre Italia e ClimatePartner insieme per supportare la riforestazione del sito Unesco Parco Regionale Campo dei Fiori a Varese.
La collaborazione permetterà il recupero e la salvaguardia della biodiversità di una vasta area danneggiata da recenti eventi metereologici estremi.
Klépierre Italia sostiene questo progetto nell’ambito di Act4Good, la strategia CSR con la quale il Gruppo Klépierre persegue l’ambizioso obiettivo al 2030 di dare vita, attraverso i propri Centri Commerciali, ad una vera e propria piattaforma di commercio sostenibile.
Nello specifico, la partnership con ClimatePartner per il recupero del Parco Regionale Campo dei Fiori permetterà a Klépierre di compensare le emissioni di carbonio di Scope 1 prodotte dai suoi Centri in Italia e dalla sede di Milano nel 2023.
Le dichiarazioni
L’Head of Country di Klépierre Italia Luis Pires ha dichiarato: “Siamo entusiasti di collaborare insieme a ClimatePartner per restituire alla collettività un’area naturale di elevato valore ambientale e culturale come il Parco Campo dei Fiori.
Questo progetto è integrato nella nostra strategia CSR “Act4Good” che ci vede impegnati in iniziative di sostenibilità ambientale e di impatto sociale.
Conclusi i primi cinque anni della strategia con il raggiungimento di importanti risultati, siamo adesso in una nuova fase che ci proietta con ambizione verso nuovi traguardi al 2030”.
Il General Manager di ClimatePartner Italia Giorgio Bertolini ha commentato: “Klepierre è un partner internazionale che, come noi, ha un approccio olistico al tema della sostenibilità. Contribuire a migliorare il territorio nel quale opera è sempre stato uno degli aspetti caratteristici di imprese lungimiranti.
Siamo molto felici che Klepierre Italia sia al nostro fianco per un progetto di lungo termine nel supportare il sito Unesco del Parco Regionale del Campo dei Fiori.
L’apporto privato permette ai parchi regionali di costruire una nuova progettualità e un dialogo diretto con l’industria e gli artigiani.
Questa contaminazione sta già creando inaspettati risvolti positivi: da un lato l’impresa diventa più consapevole e soprattutto responsabile del proprio territorio “oltre i confini aziendali”, dall’altra sta stimolando l’ente regionale del Parco nel creare nuovi contenuti ed offerte innovative ed attrattive.”
L’iniziativa di Campo dei Fiori combina il finanziamento di un progetto internazionale certificato di tutela del clima alla conservazione del territorio in Italia.
Nello specifico, la collaborazione tra Klépierre Italia e ClimatePartner prevede che la compensazione delle emissioni avvenga tramite un progetto certificato VCS (Verified Carbon Standards) di energia solare in India per la produzione di energia rinnovabile tramite l’installazione di moduli fotovoltaici nei tre Stati indiani Karnataka, Uttar Pradesh e Maharashtra.
Per ogni tonnellata di CO2 risparmiata viene destinato un contributo finanziario per la riqualificazione di alcune aree di Parco Campo dei Fiori.
Il progetto di recupero del Parco Regionale Campo dei Fiori
Il recupero del Parco Regionale Campo dei Fiori a Varese rientra nel progetto CDF for Nature promosso da ClimateParner. Esso prevede interventi di conservazione della biodiversità, adattamento al cambiamento climatico e valorizzazione dei servizi ecosistemici delle foreste e aree protette lombarde, attraverso il coinvolgimento del settore privato.
Nello specifico, le attività supportate da Klépierre Italia per il Parco Regionale Campo dei Fiori guardano al recupero di un’area complessiva di circa 11.56 ettari di superficie forestale tra i comuni di Comerio e Gavirate, colpita negli scorsi anni da due eventi metereologici estremi.
Neel 2017 da un incendio che ha interessato il versante sud del Monte Campo dei Fiori, e nel 2020 dalla tempesta “Alex” che ha divelto decine di ettari di bosco.
Due fasi del progetto
Il progetto vedrà Klépierre e ClimatePartner impegnate nel corso di tutto il 2024 con una serie di attività che si concentrano in particolare in due fasi distinte.
La prima fase del progetto prevede una serie di interventi a carattere forestale che interesseranno una superficie di circa 8,94 ettari, per i quali è prevista la rimozione di circa 3500 piante secche, lavorazione e allestimento delle piante già a terra ed esbosco del materiale legnoso.
Invece, la seconda fase prevede una serie di interventi integrativi volti alla salvaguardia della biodiversità delle aree interessate. A tal fine è prevista la messa a dimora di 5.000 nuove specie arboree e arbustive, per un totale di area netta di rimboschimento di circa 2500 mq.
La messa a dimora verrà effettuata attraverso tre diverse modalità: piantine da vivaio in vasetto o fitocella, semina di seme di specie forestali e messa a dimora di talee a chiodo di salice.
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