Formaggio Frachet: il formaggio contadino della Valsesia che nasce dal riciclo
Il Frachet è uno dei simboli della cucina contadina della Valsesia e di molte valli piemontesi. Un formaggio prodotto semplice, nato dall’esigenza di non sprecare nulla.
La tradizione contadina insegna che ogni cosa ha valore. Anche i resti di formaggi, se usati con intelligenza, possono dare vita a un alimento nuovo e gustoso. È proprio da questa logica di recupero che nasce il Frachet.
Oggi, questo formaggio rustico e profumato fa parte dell’elenco PAT (Prodotti Agroalimentari Tipici) del Piemonte.
Frachet: un prodotto del riuso intelligente
Il Frachet nasce da un’antica pratica di recupero. Le famiglie contadine della Valsesia non buttavano mai via nulla, nemmeno le forme di formaggio mal riuscite o i piccoli avanzi di cagliata e ricotta.
Questi scarti venivano sminuzzati a mano e poi rielaborati con l’aggiunta di sale ed erbe aromatiche raccolte nei boschi.
Il risultato è un formaggio morbido, saporito e profumato, ideale per essere consumato in famiglia o condiviso durante le feste contadine.
Ingredienti semplici, sapori autentici
La base del Frachet sono resti di ricotte, formaggi freschi o cagliate non utilizzate. A questi si aggiungono:
- Sale
- Pepe nero
- Rosmarino
- Cumino selvatico
Le erbe vengono selezionate in base alla stagione e alla zona. Ogni famiglia ha la propria ricetta, tramandata di generazione in generazione.
La lavorazione artigianale
Una volta mescolato l’impasto, si formano delle piccole “motte”. Sono delle palline o panetti di formaggio pressato e modellato a mano.
Queste motte vengono poi avvolte in teli di canapa e lasciate asciugare all’aria, in luoghi freschi e ventilati.
Il Frachet non ha crosta. La sua superficie è decorata naturalmente dalle erbe aromatiche che lo profumano e lo rendono unico.
Consistenza e stagionatura
Il Frachet ha una pasta morbida, ma può diventare più consistente a seconda del tipo di formaggio usato e del tempo di stagionatura.
Può essere gustato fresco, dopo un paio di giorni di affinamento, oppure stagionato per un sapore più intenso e deciso.
Ogni forma è diversa. Ogni assaggio racconta una storia. Un prodotto mai uguale a se stesso, proprio come la natura da cui proviene.
Come si mangia il Frachet?
Il Frachet è versatile e saporito. Si sposa bene con i piatti della tradizione montana.
Tra gli abbinamenti più amati:
- Con patate lesse appena schiacciate
- Su crostoni di polenta calda
- Spalmato su pane di segale, magari leggermente tostato
Per esaltare il gusto, si consiglia di accompagnarlo con un vino rosso corposo, come un Ghemme o un Boca del territorio.
Un formaggio che racconta una cultura
Il Frachet non è solo un alimento. È memoria viva. È il simbolo della capacità contadina di trasformare lo scarto in risorsa.
Dietro ogni forma ci sono mani esperte, sapienza tramandata, rispetto per la natura e per il lavoro.
Un cibo “povero” solo in apparenza. Ricco invece di significati, storia e identità.
Il riconoscimento PAT
Oggi il Frachet è inserito tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali del Piemonte.
Questo riconoscimento tutela le ricette autentiche e valorizza il lavoro delle piccole comunità di montagna.
Significa anche proteggere la biodiversità culturale e alimentare di un territorio unico come la Valsesia.
Frachet e turismo gastronomico
Negli ultimi anni, il Frachet è stato riscoperto anche dai turisti. Chi visita le valli piemontesi cerca esperienze autentiche, legate al territorio e alla tradizione.
Molti agriturismi e produttori locali propongono degustazioni di Frachet, insieme ad altri formaggi tipici, salumi e pani artigianali.
Un modo per conoscere la vera anima delle Alpi piemontesi, partendo dalla tavola.
Conclusione
Il Frachet è molto più di un formaggio. È un patrimonio da custodire, una ricetta di famiglia, una storia contadina che continua a vivere nei sapori della Valsesia.
Chi lo assaggia, non dimentica quel gusto intenso, profumato di erbe e di montagna.
Recuperare, trasformare, condividere: tre gesti semplici che fanno del Frachet un esempio virtuoso di sostenibilità alimentare e cultura rurale.
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