La cannabis light è un argomento che desta curiosità e persino più di una perplessità, sul quale informarsi è quanto mai interessante. Si tratta, infatti, di un sapere di origine millenaria che si è perso, almeno in Italia, in modo particolare dal Secondo Dopoguerra in poi, recentemente ritrovato con la realizzazione della canapa light in seguito all’entrata in vigore dell’apposita legge: la Legge 242/16.
Sono tante le cose da dire e da scoprire sulla canapa, motivo per cui questo articolo, che si propone come una sorta di piccolo spunto, non potrà essere esaustivo. Pertanto, è possibile trovare nuove informazioni e curiosità consultando un blog di informazione e approfondimento con news settimanali. Scoprirete che la produzione della cannabis in Italia è davvero importante e interessante, un vero e proprio mondo da scoprire.
Cosa si intende per canapa leggera?
La canapa leggera, o cannabis light così come è comunemente conosciuta, contempla solo le soluzioni ricavate in varie forme da una pianta specifica, tra le varietà esistenti di canapa, ovvero la canapa sativa.
La cannabis è, come abbiamo accennato, una pianta di origine millenaria, scoperta e adoperata originariamente in Asia Centrale, in modo particolare in Cina fin da circa 8.000 anni. Qui era stata utilizzata per vari motivi, per la prima volta, e in particolare per la realizzazione dei tessuti come in ambito medico.
L’introduzione in Europa pare risalire al 500 d.C e ha registrato un successo crescente nel corso dei secoli, tanto da raggiungere l’apice a partire dall’anno mille. Lo stop all’utilizzo della canapa, mai totale comunque, è avvenuto a partire dagli anni Trenta del Novecento, per poi riprendere negli anni Duemila in maniera importante. A testimoniarlo è, proprio per quanto riguarda l’Italia, la legge inerente la cannabis light.
La canapa presenta due componenti distintive importanti: il CBD e il THC. Il CBD, o cannabinolo, è quell’elemento che non provoca stati di tipo psicogeno, mentre il THC, o tetraidrocannabinolo, rappresenta la parte da tenere sotto controllo, quella che, se in dosi importanti, può provocare effetti psicotropi. Per questo motivo risulta ben definito, nelle sue percentuali, dalla legge.
La canapa light è quella, infatti, che oltre a essere di varietà sativa, registra un THC inferiore allo 0,2% e non superiore allo 0,6%. Ciò significa che la canapa light non solo non ha effetti stupefacenti per l’organismo, ma soprattutto che possiede tutte le proprietà che hanno portato al successo e alla diffusione della canapa nei secoli. In totale sicurezza e con importanti effetti sull’organismo.
Cosa si ottiene dalla canapa light?
I prodotti che si ottengono dalla canapa light sono pressoché infiniti, grazie all’estrema versatilità di una pianta che è davvero eccellente in tutti gli ambiti in cui viene impiegata. Si va da quello cosmetico a quello erboristico e alimentare, passando per l’abbigliamento e l’impiego in edilizia.
Entrando più nel dettaglio, i prodotti alimentari ottenuti dalla canapa sono, tra i tanti, birra, biscotti e farine. Si rivelano adatti a tutti e persino ai soggetti che hanno problemi di intolleranze o soffrono di celiachia. Il sapore? Buono e delicato, perfetto per adattarsi all’abbinamento con molteplici ingredienti e in altrettante ricette, oltre che saziante e nutriente.
La canapa è impiegata nei prodotti alimentari anche sotto forma di olio per il condimento di insalate, preparazioni cotte e crude, estremamente nutriente e valido da alternare ad altri olii, così da poter variare rispetto al quello classico della cucina mediterranea: l’olio extravergine d’oliva.
Dal punto di vista cosmetico i prodotti a base di canapa non hanno nulla da invidiare ad altri ingredienti rinomati come l’acido ialuronico, per fare un esempio. Questo perché la canapa riesce a rendere più luminoso il viso e idratare in profondità la pelle.
Nel settore tessile, la canapa è una fibra che per secoli ha rappresentato un tratto distintivo della cultura italiana. Il motivo è semplice: presenta un’azione termoregolatrice e si presta a essere lavorata per i capi di tutte le stagioni, rivelandosi traspirante, anallergica e resistente al trascorrere del tempo. Infine, particolarmente rilevante l’uso della canapa in campo medico-erboristico. L’olio di CBD è un valido alleato per combattere stress e problemi legati al sonno, grazie al suo effetto profondamente rilassante e tonificante, allo stesso tempo, per l’organismo. La canapa light è un valido coadiuvante anche per il trattamento del dolore ed è impiegata in diverse patologie, dall’artrite alla fibromialgia. Informazioni che dimostrano perché la canapa light è qualcosa su cui si può non finire mai di parlare.