Boom di offerte di lavoro in Italia nel quarto trimestre 2021, grazie alla forte ripresa: sono circa 505.000 le posizioni da ricoprire, ma in oltre un terzo dei casi (36%) mle imprese faticano o non riescono a trovare candidati.
È quanto emerge da un’analisi della Fondazione per la Sussidiarietà, che ha curato il Rapporto 2021 sul lavoro sostenibile.
A tirare, secondo l’analisi basata su dati Excelsior, sono soprattutto servizi e commercio: con 322.000 ingressi attesi (64%), seguiti dall’industria con 182.000 (36%).
Il 2021 si chiuderà così con un record nella ricerca di nuove figure da parte delle aziende: nel primo semestre erano circa, 650.000 mentre nella seconda metà dell’anno c’è stata una forte accelerazione, con oltre 1 milione di nuove posizioni disponibili.
Le aziende, tuttavia, faticano a trovare personale da inserire. Fra le figure più ricercate gli operai specializzati, ma anche i manager, professionisti e tecnici ad elevata specializzazione.
Fra i motivi di questa difficile “caccia” ci sono la mancanza di candidati o la scarsa qualificazione, riferita alle mansioni o al settore. Molto ricercati i professionisti in informatica, gli ingegneri e i funzionari commerciali.
Torna a tirare anche la ricerca di dirigenti. L’analisi, basata su dati Excelsior, segnala che la maggior parte dei posti sono al nord, mentre chi cerca lavoro risiede in gran parte al sud.
“La ripresa economica sta finalmente spingendo la creazione nuova occupazione, ma bisogna superare vecchie rigidità”, osserva Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà.
“Il lavoro si sta trasformando: oggi è sempre più un percorso e sempre meno un posto. Negli ultimi 5 anni tutte le professioni sono cambiate arricchendo il bagaglio di competenze di oltre il 30%. Per questo molte figure specialistiche non si trovano. Lo sviluppo va perciò sostenuto con politiche attive che favoriscano la mobilità e la formazione continua”.
Le offerte di lavoro in Italia – rivela il Rapporto – sono concentrate sul web. Dal 2015 al marzo 2021 sono stati oltre 2 milioni 650.000 le ricerche online su una ventina di portali che aggregano annunci di lavoro in modo continuativo.
Il Rapporto individua 8 settori in cui nei prossimi anni ci sarà una forte domanda di lavoro: energia; infrastrutture di trasporto e soluzioni di mobilità sostenibile; ambiente; bioeconomia (agricoltura e pesca sostenibile); telecomunicazioni, tecnologie e servizi digitali; ricerca, sviluppo e innovazione; turismo; economia sociale (formazione, assistenza, cultura, sanità).