Coldiretti/Varese. Combattere lo spreco alimentare: Un terzo del cibo gettato, una giornata per cambiare abitudini
Introduzione.
La giornata nazionale anti-spreco del 5 febbraio ha messo in luce una realtà preoccupante: un terzo del cibo prodotto finisce nel bidone anziché sulla tavola. I dati dell‘Osservatorio Waste Watcher International evidenziano un aumento dell’8% nel 2024, portando a uno spreco di quasi 2,5 chili di cibo al mese pro capite.
La portata del problema.
La Coldiretti, basandosi su dati Istat e Fao, sottolinea che il cibo sprecato potrebbe soddisfare il fabbisogno alimentare dei 5,6 milioni di italiani in povertà assoluta e dei 735 milioni di persone che soffrono la fame nel mondo. Un impatto enorme, considerando l’obiettivo dell’Agenda 2030 di dimezzare i rifiuti alimentari pro capite.
Implicazioni economiche ed ambientali.
Lo spreco alimentare non è solo un problema etico, ma ha anche impatti economici e ambientali. Colpisce le imprese agricole e i consumatori, con un aumento del 8% nei rifiuti alimentari pro capite nel 2024, secondo l’Osservatorio Waste Watcher International. La ripresa della ristorazione post-emergenza COVID contribuisce a questo aumento.
Consigli anti-spreco di Coldiretti Varese.
La Coldiretti Varese offre preziosi consigli per ridurre lo spreco alimentare. Tra le raccomandazioni, leggere attentamente le scadenze sulle etichette, organizzare il frigorifero correttamente, effettuare acquisti ponderati, privilegiare prodotti locali e freschi, e recuperare gli avanzi attraverso ricette creative.
Importanza dell’educazione quotidiana.
La lotta allo spreco alimentare richiede una consapevolezza quotidiana. L’attenzione alle etichette, la gestione oculata del frigorifero e la preferenza per prodotti a chilometri zero sono piccoli gesti che possono fare la differenza.
Conclusioni.
In un mondo dove la fame e la povertà persistono, la riduzione dello spreco alimentare è un impegno che tutti possono adottare. Attraverso piccoli cambiamenti nelle abitudini quotidiane, possiamo contribuire a garantire che il cibo raggiunga chi ne ha realmente bisogno, promuovendo al contempo uno stile di vita sostenibile ed ecologico.