Air Italy: tempo scaduto? Licenziamento primo e prioritario problema da affrontare
Lunedì prossimo (20 dicembre) si terrà presso il MIMS il terzo incontro all’interno del tavolo sulla crisi del trasporto aereo nazionale.
Il licenziamento dei 1322 lavoratori di AIR ITALY -secondo Rosario Cacciuottolo, Coordinatore Uiltrasporti Air Italy- dovrebbe esser affrontato prioritariamente.
E’ altissimo il rischio che restino gli unici lavoratori del trasporto aereo senza ammortizzatori sociali, senza ulteriori strumenti di protezione ed esposti al depauperamento delle abilitazioni professionali, senza le quali sarà per loro impossibile anche solo sperare di ricollocarsi.
Questo, inoltre, -prosegue Rosario Cacciuottolo– risulterebbe un iniquo trattamento tra lavoratori all’interno dello stesso settore. Tutti i dipendenti degli altri vettori in analoghe condizioni di chiusura rispetto ad Air Italy (Alitalia, Ernest, Norwegian Italia, Blue Panorana) hanno ottenuto gli opportuni ammortizzatori sociali.
Rappresenterebbe un pericoloso precedente, una clamorosa sconfitta per i lavoratori e per chi li difende, che ostinatamente cercano di affermare equità di diritti e il rispetto proprio e delle loro famiglie.
La vicenda di Air Italy, se non affrontata opportunamente o sottovalutata, costituirà un devastante precedente per tutti i lavoratori del trasporto aereo nazionale, la cui ristrutturazione tarda a esser avviata.
Questa assenza di programmaticita’, investimenti e tempestività, forse dolosamente voluti, stanno producendo i primi concreti 1322 licenziamenti.
E’ un tristissimo primato per i lavoratori di Air Italy che, per scongiurarlo, hanno inoltrato oggi, attraverso i propri rappresentanti sindacali aziendali, un appello al MEF, dopo quello ai Segretari Generali di CGIL e UIL, affinché venga urgentemente predisposta la norma all’interno della Legge di Bilancio utile a scongiurare in EXTREMIS questa ingiusta mattanza sociale.
.Purtroppo il tempo per intervenire e’ ridottissimo, forse non più sufficiente. Dopo si dovrà affrontare il momento per l’individuazione delle responsabilità, anche se non più utile per le 1322 famiglie.