Oneri di urbanizzazione a Olgiate Olona: la risposta dell’amministrazione sul bilancio e l’IRPEF
Il dibattito politico a Olgiate Olona si è acceso negli ultimi giorni. Al centro della discussione ci sono le finanze comunali. Il tema principale riguarda l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione.
L’amministrazione guidata dal sindaco Montano ha deciso di rispondere con fermezza. La replica è indirizzata all’ex sindaco Volpi, oggi seduto tra i banchi dell’opposizione.
La questione è tecnica ma ha ricadute dirette sulle tasche dei cittadini. Si parla infatti dell’aumento dell’addizionale IRPEF.
Secondo l’opposizione, questo aumento si poteva evitare. Volpi sostiene che i proventi dei cantieri avrebbero potuto coprire le spese.
L’amministrazione attuale definisce questa tesi “disinformazione”. Vediamo nel dettaglio cosa dice la legge e qual è la posizione del Comune.
La polemica sugli oneri di urbanizzazione
Tutto nasce dalle dichiarazioni diffuse recentemente dall’ex primo cittadino.
Volpi ha suggerito una gestione diversa delle entrate. Ha fatto riferimento specifico ai fondi derivanti dal polo logistico e dai cantieri attivi.
Secondo la sua visione, queste risorse potevano fungere da “salvagente”. Avrebbero dovuto evitare l’incremento delle tasse locali per i residenti.
Questa narrazione ha creato dibattito in paese. Molti cittadini si sono chiesti se l’aumento delle tasse fosse davvero necessario.
L’amministrazione Montano non ha atteso per chiarire la sua posizione. Ha emesso un comunicato stampa dettagliato per spiegare la realtà dei fatti.
La giunta accusa l’opposizione di fare promesse impossibili da mantenere. L’accusa principale è quella di ignorare le regole contabili vigenti.
Cosa dice la legge sui fondi comunali
Il cuore del problema non è politico, ma normativo.
Il Comune spiega che gli oneri di urbanizzazione non sono un “tesoretto” libero. Non possono essere spesi come si vuole.
Esistono leggi statali molto rigide in materia. Il riferimento principale è il Decreto Legislativo 118 del 2011.
A questo si aggiungono le modifiche successive che hanno stretto ancora di più le maglie.
Queste norme stabiliscono un principio fondamentale. Le entrate patrimoniali, come gli oneri edilizi, devono servire per gli investimenti.
Non possono essere usate liberamente per la spesa corrente. La spesa corrente include stipendi, bollette e servizi quotidiani.
Utilizzare i soldi dei cantieri per pagare le spese di tutti i giorni è vietato. O meglio, è consentito solo in misura estremamente limitata e per fini specifici.
Le restrizioni della Legge di Bilancio
L’amministrazione Montano cita anche la Legge di Bilancio 2018.
La Legge 232 del 2016, all’articolo 1 comma 460, è molto chiara. Ha ridotto ulteriormente le possibilità di manovra per i comuni.
Oggi gli oneri hanno destinazioni vincolate. Possono essere usati per la manutenzione ordinaria del patrimonio.
Possono finanziare la progettazione di opere. Servono per realizzare le opere di urbanizzazione stesse.
Non possono però coprire i buchi di bilancio generati dai costi di gestione.
Dire ai cittadini che si potevano usare quei soldi per abbassare l’IRPEF è, secondo la giunta, un errore tecnico.
Significa proporre una soluzione che la legge non permette. Una via che esporrebbe l’ente a gravi rischi.
I rischi per il bilancio comunale
Cosa succederebbe se il Comune seguisse i consigli dell’opposizione?
L’amministrazione avverte che sarebbe una scelta insostenibile.
Usare entrate straordinarie (i cantieri) per coprire spese fisse (i servizi) crea un disquilibrio.
Quando i cantieri finiscono, le spese fisse rimangono. A quel punto il buco di bilancio diventa incolmabile.
Inoltre, c’è un organo di controllo molto severo: la Corte dei conti.
Un utilizzo improprio degli oneri di urbanizzazione porterebbe a rilievi formali. Il Comune rischierebbe sanzioni o blocchi della spesa.
La stabilità economica dell’ente verrebbe compromessa. Questo è lo scenario che l’assessore al Bilancio vuole evitare a tutti i costi.
Le parole dell’Assessore Ugo Bassi
Sulla questione è intervenuto direttamente l’Assessore al Bilancio, dottor Ugo Bassi.
Le sue parole sono state molto dure nei confronti dell’ex sindaco.
Bassi sottolinea che Volpi dovrebbe conoscere bene queste regole. Essendo stato sindaco, è consapevole dei vincoli contabili.
L’assessore parla di “informazioni errate diffuse per fini propagandistici”.
Secondo Bassi, i cittadini meritano chiarezza e trasparenza. Non slogan che alimentano solo confusione.
È grave, sostiene l’assessore, che si tenti di trasformare vincoli di legge in colpe politiche dell’avversario.
Perché è aumentata l’IRPEF
Se gli oneri non si possono usare, perché aumentare le tasse?
L’amministrazione spiega che la scelta è stata obbligata. Si è trattato di un atto di responsabilità.
Il Comune deve garantire i servizi essenziali ai cittadini. Deve anche portare avanti investimenti strategici per il futuro del paese.
Purtroppo, il contesto economico generale è difficile. I trasferimenti di denaro dallo Stato centrale si riducono continuamente.
Allo stesso tempo, le necessità di spesa aumentano.
Il settore sociale richiede sempre più risorse per aiutare le fragilità.
Inoltre, l’incremento dei costi energetici ha colpito duramente le casse comunali.
Illuminare le strade e scaldare le scuole costa molto più di prima.
Per coprire queste spese reali e ricorrenti, servono entrate certe e ricorrenti. L’addizionale IRPEF serve a questo scopo.
La scelta della trasparenza
La giunta Montano rivendica la propria linea politica.
Hanno scelto di non ricorrere a scorciatoie. Avrebbero potuto cercare soluzioni temporanee ma rischiose.
Invece, hanno preferito adeguare le aliquote per mantenere i conti in ordine.
Questo garantisce che il Comune resti solido nel lungo periodo.
Un bilancio sano permette di programmare il futuro senza l’ansia di debiti fuori controllo.
La via della responsabilità è spesso la più impopolare, ma è necessaria.
L’obiettivo dichiarato è mantenere alta la qualità dei servizi offerti a Olgiate Olona.
Conclusione
La polemica sugli oneri di urbanizzazione a Olgiate Olona è destinata a far discutere ancora.
Da una parte c’è la visione politica dell’opposizione. Dall’altra ci sono i vincoli tecnici citati dalla maggioranza.
Il comunicato dell’amministrazione vuole mettere un punto fermo.
Il messaggio è che le regole contabili non sono opinabili.
L’adeguamento fiscale, seppur doloroso, viene presentato come l’unica strada legale e sicura.
Ora sta ai cittadini valutare le spiegazioni fornite.
La trasparenza sui numeri è il primo passo per un confronto democratico maturo.
L’amministrazione assicura che continuerà a lavorare nel rispetto delle regole.
L’obiettivo resta quello di proteggere il bilancio comunale da rischi inutili e garantire stabilità.
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