La rete che ferisce: alla Luiss un convegno su violenza di genere e abusi digitali nell’epoca dell’intelligenza artificiale
Un confronto per capire e prevenire la violenza online
Roma – L’Università LUISS ha ospitato, martedì 5 novembre, il convegno “La rete che ferisce: violenza di genere e abusi digitali nell’epoca dell’intelligenza artificiale”. L’incontro, tenutosi presso il Dipartimento di Giurisprudenza, ha registrato una grande partecipazione di studenti, docenti, rappresentanti istituzionali e operatori del settore.
L’iniziativa si inserisce nel programma del Rights, Community and Diversity Hub e nasce dalla collaborazione tra l’Università LUISS, l’associazione di promozione sociale La Crisalide in Rete e la Polizia Postale. L’organizzazione è stata curata dal Dottor Salvatore Maria Pisacane, docente e co-promotore dell’evento, impegnato da anni sui temi della giustizia digitale e della tutela delle vittime di reati online.
L’importanza del ruolo educativo delle università
Ad aprire i lavori è stato il Professor Antonio Punzi, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza. Il docente ha ricordato come l’università abbia un compito fondamentale nella formazione dei futuri giuristi e nella costruzione di una coscienza civile più attenta ai diritti umani.
“L’università – ha detto Punzi – deve essere un luogo in cui si imparano le regole del diritto, ma anche gli strumenti per leggere la società e le sue nuove sfide. La violenza di genere e gli abusi digitali sono temi che richiedono consapevolezza, competenza e responsabilità collettiva”.
Le testimonianze di chi combatte la violenza ogni giorno
Il dibattito, moderato dal Professor Edoardo Messineo (LUISS e Universitas Mercatorum), ha visto la partecipazione di relatori di grande esperienza. Tra questi, la dottoressa Maria Assunta Rutigliano, rappresentante della Polizia di Stato, e la presidente dell’associazione La Crisalide in Rete, avvocata Roberta Bolettieri.
La dottoressa Rutigliano ha illustrato l’attività operativa della Polizia Postale nella lotta ai reati digitali, come il revenge porn, la diffusione illecita di immagini intime e la violenza di genere online. Ha evidenziato come la prevenzione e la sensibilizzazione siano strumenti essenziali per contrastare questi fenomeni, che colpiscono sempre più spesso donne e minori.
La rete come luogo di rischio e di opportunità
La presidente Roberta Bolettieri ha invitato i presenti a riflettere sull’uso consapevole della rete e dei social media. “È necessario – ha dichiarato – non agire solo quando la violenza è già avvenuta, ma fornire alle ragazze e ai ragazzi strumenti per riconoscere in tempo i segnali del pericolo. L’educazione digitale deve partire dalle scuole, perché il web può essere un luogo di libertà solo se si conoscono i rischi che nasconde”.
La presidente ha poi raccontato l’esperienza della Rete dei Centri Antiviolenza La Crisalide, che da anni offre supporto legale e psicologico alle donne vittime di abusi, promuovendo anche percorsi di empowerment e autonomia.
Il contributo accademico e istituzionale
Nel suo intervento, il professor Messineo ha sottolineato il valore del dialogo tra università, istituzioni e società civile. “La presenza della Polizia di Stato e dell’associazione La Crisalide in Rete – ha spiegato – ha permesso di avviare una discussione concreta, volta a costruire una nuova coscienza civile e culturale. Solo con la collaborazione tra mondi diversi si possono riscrivere i rapporti di potere che generano disuguaglianza e violenza”.
Ha aggiunto che la LUISS, attraverso il proprio Dipartimento di Giurisprudenza, intende rafforzare il legame tra formazione giuridica e impegno sociale. L’obiettivo è creare una comunità universitaria attiva nella promozione della parità e della tutela della dignità umana.
Un impegno concreto verso la giornata del 25 novembre
Il convegno “La rete che ferisce” si inserisce nel percorso di avvicinamento alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 25 novembre. In questa prospettiva, il Dipartimento di Giurisprudenza della LUISS sta promuovendo numerose iniziative volte alla sensibilizzazione e alla diffusione di una cultura del rispetto.
“Il nostro obiettivo – ha spiegato il dottor Salvatore Maria Pisacane, Program Manager del Corso di Laurea in Giurisprudenza – è quello di formare studenti e studentesse consapevoli, capaci di riconoscere e contrastare le discriminazioni di genere in tutte le loro forme, anche digitali”.
Il ruolo della prevenzione nelle scuole e nelle università
La Crisalide in Rete, in vista del 25 novembre, ha intensificato le proprie attività di prevenzione. In collaborazione con istituti scolastici e atenei, l’associazione promuove incontri, laboratori e sportelli di ascolto per sensibilizzare i giovani sull’importanza del consenso, del rispetto reciproco e dell’uso responsabile della rete.
“La prevenzione – ha affermato Bolettieri – è l’unica vera arma contro la violenza. Solo educando alla parità e alla libertà possiamo evitare che il web diventi un’arma contro le donne”.
Le nuove forme di violenza digitale
Nel corso dell’incontro, si è discusso anche delle nuove frontiere della violenza digitale, legate all’intelligenza artificiale e alle piattaforme di condivisione online. Fenomeni come il deepfake porn, la manipolazione delle immagini e la diffusione incontrollata di contenuti intimi rappresentano oggi una minaccia concreta.
La Polizia Postale ha ricordato che le denunce per reati legati all’abuso di immagini e video privati sono in costante aumento. Gli esperti hanno ribadito la necessità di aggiornare la normativa per tutelare le vittime e sanzionare i responsabili in tempi rapidi.
Il valore della collaborazione istituzionale
L’incontro ha messo in luce quanto sia importante la cooperazione tra mondo accademico, forze dell’ordine e associazioni. Solo unendo le competenze è possibile affrontare in modo efficace un fenomeno così complesso e in continua evoluzione.
Gli interventi dei relatori hanno sottolineato che la violenza di genere non è solo una questione di sicurezza pubblica, ma un problema culturale che richiede un cambiamento profondo nella società.
Conclusioni
“La rete che ferisce” ha rappresentato molto più di un convegno accademico. È stato un momento di confronto reale tra esperti, studenti e istituzioni, un’occasione per costruire un linguaggio nuovo e consapevole sulla violenza di genere.
Il successo dell’iniziativa dimostra che il tema della sicurezza digitale e del rispetto online è sempre più sentito, soprattutto tra le nuove generazioni. La sfida ora è trasformare questa consapevolezza in azioni concrete e durature, capaci di cambiare davvero la cultura del web e della società.
L’Università LUISS e La Crisalide in Rete continueranno a collaborare, promuovendo percorsi formativi e progetti condivisi per garantire che la rete torni a essere uno spazio di libertà, inclusione e rispetto per tutti.







