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    Gallarate, truffa impianti fotovoltaici

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    By Giuseppe Criseo on 28 Ottobre 2025 Gallarate
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    Gallarate. Truffa impianti fotovoltaici: scoperti fondi pubblici illeciti per 5 milioni

     

    La Guardia di Finanza di Gallarate ha smascherato una maxi truffa sugli impianti fotovoltaici. Coinvolti tre imprenditori spagnoli e un complice italiano.

     

    Il raggiro ha colpito il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), ente pubblico che eroga incentivi per le energie rinnovabili.

     

    Impianti fotovoltaici fantasma nelle Marche

     

    Secondo le indagini, i truffatori avevano dichiarato l’esistenza di numerosi impianti fotovoltaici nelle Marche.

     

    In realtà, esisteva un solo impianto. Piccolo. Insufficiente a giustificare i milioni di euro richiesti.

     

    Grazie a documentazione falsa, i responsabili hanno ottenuto fondi pubblici destinati allo sviluppo delle energie rinnovabili.

     

    Il ruolo del complice italiano

     

    Determinante il supporto di un italiano, residente in Lombardia. Era lui a curare la parte burocratica.

     

    Predisponeva le pratiche per accedere agli incentivi. Firmava documenti, forniva dati tecnici, simulava sopralluoghi.

     

    Così, i tre imprenditori spagnoli potevano presentare richieste di contributo apparentemente regolari.

     

    Fondi pubblici trasferiti all’estero

     

    Una volta ottenuti i soldi, il denaro veniva trasferito in Spagna.

     

    Il meccanismo era semplice: bonifici fra conti correnti intestati a società di comodo.

     

    Un sistema studiato per eludere i controlli e far perdere le tracce dei fondi.

     

    Sequestri per cinque milioni di euro

     

    La Guardia di Finanza ha sequestrato beni per un valore complessivo di cinque milioni di euro.

     

    Tra questi: conti correnti, terreni, immobili e quote societarie.

     

    Il sequestro è stato disposto dalla Procura di Busto Arsizio, che coordina l’inchiesta.

     

    Truffa impianti fotovoltaici: un danno per lo Stato

     

    La truffa impianti fotovoltaici rappresenta un grave danno per le casse pubbliche.

     

    I fondi sottratti erano destinati a sostenere la transizione energetica e l’innovazione sostenibile.

     

    Invece, sono finiti nelle mani di truffatori senza scrupoli.

     

    Indagini partite da anomalie nei controlli

     

    Tutto è iniziato da un controllo incrociato sui dati degli impianti registrati.

     

    Alcuni tecnici del GSE hanno notato incongruenze tra le dichiarazioni e le immagini satellitari.

     

    Da lì, la segnalazione alla Guardia di Finanza. E l’avvio delle indagini.

     

    Un solo impianto reale, ma minuscolo

     

    Le verifiche sul campo hanno confermato i sospetti.

     

    Degli impianti dichiarati, solo uno esisteva davvero. Ma era di dimensioni ridotte.

     

    Non avrebbe mai potuto generare l’energia dichiarata nelle richieste di contributo.

     

    Società fittizie e prestanome

     

    Gli imprenditori avevano creato una rete di società fittizie.

     

    Molte intestate a prestanome. Altre con sede in paradisi fiscali.

     

    Un sistema opaco, pensato per nascondere i veri beneficiari dei fondi.

     

    La parola chiave: truffa impianti fotovoltaici

     

    Il caso di Gallarate è solo l’ultimo di una lunga serie.

     

    La truffa impianti fotovoltaici è un fenomeno che preoccupa le autorità.

     

    Ogni anno, milioni di euro vengono sottratti con raggiri simili.

     

    Collaborazione tra enti e forze dell’ordine

     

    Fondamentale la sinergia tra GSE, Guardia di Finanza e magistratura.

     

    Solo grazie a controlli incrociati e tecnologie avanzate è stato possibile smascherare il raggiro.

     

    Le indagini proseguono per individuare eventuali altri complici.

     

    Rischio concreto di danni ambientali

     

    Oltre al danno economico, c’è un rischio ambientale.

     

    Gli impianti fotovoltaici inesistenti rallentano la transizione ecologica.

     

    Falsano i dati sulla produzione di energia rinnovabile. E compromettono la fiducia dei cittadini.

     

    Un monito per il futuro

     

    Il caso Gallarate lancia un messaggio chiaro: i controlli funzionano.

     

    Chi tenta di frodare lo Stato sarà perseguito.

     

    Ma serve anche prevenzione. Più trasparenza. Più verifiche. Più responsabilità.

     

    Conclusioni

     

    La truffa impianti fotovoltaici scoperta a Gallarate è un campanello d’allarme.

     

    Tre imprenditori spagnoli, con l’aiuto di un italiano, hanno sottratto milioni di euro.

     

    Grazie all’intervento della Guardia di Finanza, i beni sono stati sequestrati.

     

    Ora si attende il processo. Ma il danno è fatto.

     

    E la lotta contro le frodi nel settore energetico continua.

     

    —

     

     

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    #gallarate
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    Giuseppe Criseo

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