Malnate. Operazione Note Stonate Polizia Varese: 19 arresti tra droga e armi
Maxi blitz all’alba nei boschi di Malnate
Questa mattina, la Polizia di Stato di Varese ha eseguito 19 ordinanze cautelari.
L’operazione, chiamata “Note Stonate”, ha colpito un gruppo criminale attivo nello spaccio di droga e nel traffico di armi.
La parola chiave “operazione Note Stonate Polizia Varese” è al centro di un’indagine che ha coinvolto anche il mondo musicale trap.
Armi e droga: sequestri record
Durante le perquisizioni, gli agenti hanno sequestrato circa 9 kg di stupefacenti.
Hashish, cocaina e fucili, tra cui un AK47, sono stati trovati in possesso degli indagati.
Tre soggetti sono stati arrestati in flagranza di reato.
Il frontman della band trap tra gli arrestati
Tra i destinatari delle misure cautelari c’è il cantante di una band trap locale.
Secondo gli investigatori, era il fornitore di armi e capo di un gruppo di spacciatori.
La band aveva sede in un quartiere di Malnate, frequentato da giovani fan e utilizzato per girare video musicali.
Spaccio nei boschi e bivacchi nascosti
L’indagine è partita da controlli in un’area boschiva di Malnate.
Tre nordafricani gestivano una postazione di spaccio ben organizzata.
Grazie a droni e visori termici, la Polizia ha monitorato i movimenti e scoperto il loro bivacco.
Arresti mirati e isolamento della zona
Gli arresti sono avvenuti in momenti strategici.
Uno dei soggetti è stato bloccato in un hotel, un altro in un supermercato.
Il terzo, rimasto solo nel bosco con le armi, è stato circondato e catturato dopo una breve fuga.
Un italiano al servizio dei pusher
Durante le indagini è emersa la figura di un pregiudicato italiano.
Forniva supporto logistico ai tre stranieri: batterie, cibo e trasporti.
In cambio riceveva dosi di cocaina.
Collegamenti con la band trap
L’uomo frequentava spesso la sede della band trap.
Le intercettazioni hanno rivelato un legame diretto con il frontman.
Quest’ultimo gestiva lo spaccio e forniva armi ai pusher.
Consegne di droga in tutta la provincia
La rete criminale si estendeva oltre Malnate.
Consegne di cocaina e hashish venivano effettuate in vari comuni.
Il pregiudicato italiano era il corriere principale.
Tentativo di incendio e rappresaglia armata
Durante l’indagine è stato monitorato un tentativo di incendio doloso.
Un noto pregiudicato locale ha cercato di estorcere denaro alla band.
Dopo un primo tentativo di rappresaglia, la situazione è stata “risolta” con il pagamento di alcune migliaia di euro.
Musica trap e criminalità: un confine superato
L’indagine ha mostrato come alcuni artisti trap trasportino nei fatti ciò che cantano.
Violenza, droga e armi non restano nei testi, ma diventano realtà.
La Polizia ha documentato questo fenomeno, già emerso in altre indagini nazionali.
La Procura e la Squadra Mobile in azione
L’operazione è stata coordinata dalla Procura di Varese.
La dott.ssa Maria Claudia Contini ha seguito l’indagine.
Gli agenti della Squadra Mobile hanno condotto appostamenti e intercettazioni decisive.
Giovani coinvolti e social come amplificatori
La band trap era molto seguita dai giovani.
I social amplificavano il messaggio e la popolarità del gruppo.
Questo ha reso più difficile l’intervento, ma non ha fermato l’azione della Polizia.
Conclusioni
L’operazione Note Stonate Polizia Varese ha smantellato una rete criminale complessa.
Droga, armi e musica si intrecciavano in un contesto urbano e boschivo.
La Polizia ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di agire con precisione e determinazione.





