Varano Borghi e il suo “Paese del Cotone”: il Museo Diffuso torna a raccontare una storia di lavoro e bellezza
Dopo il successo del primo appuntamento, torna a Varano Borghi l’iniziativa delle visite guidate gratuite organizzate dalla Commissione Cultura del Comune, che permetteranno di scoprire il volto autentico di uno dei borghi più suggestivi del Varesotto.
Il prossimo incontro è fissato per domenica 26 ottobre 2025, con ritrovo alle ore 15.00 in Piazza Matteotti, cuore del paese.

L’iniziativa, che ha riscosso grande partecipazione al debutto, nasce per valorizzare il Museo Diffuso di Varano Borghi, un progetto culturale inaugurato nel 2022 e divenuto, nel tempo, un punto di riferimento per chi desidera conoscere la storia industriale e sociale del territorio.
Lungo un percorso che si snoda tra le vie del borgo e i suoi edifici storici, i visitatori vengono accompagnati da volontari esperti e da un sistema di audioguide, per un’esperienza immersiva che unisce racconto, testimonianza e patrimonio architettonico.
Un Museo a cielo aperto
Il Museo Diffuso di Varano Borghi è il risultato di un lavoro di ricerca e valorizzazione promosso dall’Amministrazione Comunale, in particolare dall’Assessore alla Cultura Andrea Filippini, e realizzato con la collaborazione della professoressa Laura Daverio, studiosa di storia locale.
Si compone di tredici pannelli informativi collocati in diversi punti del paese, ognuno dei quali racconta un frammento della sua storia: dagli albori agricoli fino alla nascita e allo sviluppo del grande villaggio industriale che fece di Varano un centro di innovazione, lavoro e modernità.
Il percorso del Museo è un vero viaggio nel tempo, tra testimonianze architettoniche e tracce di un passato che ha lasciato segni profondi nel paesaggio e nella memoria collettiva.

La storia di un villaggio operaio modello
Tutto ebbe inizio nel 1819, quando la famiglia Borghi fondò il “Cotonificio Pasquale e Fratelli Borghi”. Grazie alla forza dell’acqua del canale Brabbia, emissario del Lago di Comabbio, la fabbrica mosse i primi telai e inaugurò una stagione di grande fermento industriale.
Nel giro di pochi decenni, Varano si trasformò in un vero e proprio villaggio operaio: attorno allo stabilimento sorsero le abitazioni per i lavoratori, la chiesa, le scuole, il cimitero, il convitto femminile e persino un albergo, simbolo di una visione imprenditoriale che coniugava sviluppo economico e attenzione sociale.
L’ingegner architetto Paolo Cesa Bianchi, tra i protagonisti dell’architettura lombarda di fine Ottocento, fu l’autore di molti di questi edifici, tra cui la splendida Villa Borghi, oggi trasformata in un elegante hotel affacciato sul lago.
Grazie al suo contributo, Varano divenne un modello di urbanistica industriale, capace di unire funzionalità, estetica e qualità della vita.

L’età dell’innovazione
Con il passare degli anni, il cotonificio si affermò come una delle realtà più dinamiche della Lombardia. Luigi Borghi, nipote del fondatore, introdusse macchinari moderni e tecniche di filatura all’avanguardia.
Nel 1851 installò una motrice a vapore per sostituire l’energia idraulica e, poco dopo, un gasometro per l’illuminazione notturna dello stabilimento. Innovazioni che fecero di Varano un simbolo di progresso, tanto che venne definito il “Paese della modernità”.
Ma il vero valore del villaggio operaio stava nel suo equilibrio sociale: gli operai vivevano in case confortevoli, i bambini frequentavano scuole costruite dai Borghi, e l’intera comunità cresceva in un clima di solidarietà e rispetto reciproco.
Un’eredità che resiste nel tempo
Il legame tra la famiglia Borghi e il paese è così profondo che nel 1906 Varano assunse ufficialmente il nome di Varano Borghi, a riconoscimento dell’impronta lasciata dagli industriali sul territorio.
Anche lo stemma comunale riflette questa storia: i torrioni richiamano l’arma della famiglia, la ruota dentata simboleggia la vocazione industriale e la banda d’argento rappresenta le vie di comunicazione che collegavano il borgo al resto della provincia.
Oggi, passeggiare tra le vie di Varano significa immergersi in una narrazione viva, fatta di mattoni rossi, cortili, officine e memorie di un passato che continua a parlare al presente.
Le visite guidate: un viaggio tra storia e identità
Il secondo appuntamento con le visite guidate si terrà, dunque, domenica 26 ottobre 2025, alle ore 15.00 in Piazza Matteotti.
L’itinerario, della durata di circa due ore, accompagnerà i partecipanti lungo il percorso del Museo Diffuso, offrendo una prospettiva unica sulla storia sociale e industriale del paese.
La partecipazione è gratuita, ma è richiesta la prenotazione entro il mercoledì precedente la visita, telefonando al numero 0332 960119 – interno 4.
Le successive date sono già in calendario: 23 novembre 2025, 25 gennaio 2026, 22 febbraio 2026, 29 marzo 2026, 26 aprile 2026, 24 maggio 2026 e 28 giugno 2026.
Varano Borghi invita ancora una volta cittadini e visitatori a scoprire le proprie radici: un viaggio tra storia, cultura e architettura, nel cuore di un paese che continua a raccontare con orgoglio la sua straordinaria eredità di lavoro, ingegno e comunità.


