Brescia, la Guardia di Finanza acquisisce documenti nell’inchiesta Clean 2: indagato il pm Mazza
Inchiesta Clean 2 a Brescia
La Procura di Brescia accelera sull’inchiesta Clean 2, che coinvolge l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti. Il magistrato è indagato per corruzione, con l’accusa di aver ricevuto denaro per archiviare la posizione di Andrea Sempio nell’indagine sul delitto di Garlasco.
Su disposizione della Procura, il Gico della Guardia di Finanza ha eseguito una perquisizione e acquisizione di documenti a carico del pm di Milano Pietro Paolo Mazza. Anche lui ha lavorato a Pavia nello stesso periodo di Venditti.
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Perquisizione a carico del pm Mazza
I finanzieri hanno acquisito materiale ritenuto utile all’indagine. L’obiettivo è chiarire il ruolo del pm Mazza, che potrebbe aver avuto rapporti diretti o indiretti con Venditti durante la sua permanenza a Pavia.
La perquisizione è avvenuta su ordine diretto della Procura di Brescia. Gli investigatori cercano riscontri su spese sostenute per ristoranti, corse ai cavalli e auto di lusso.
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Spese sospette e movimenti di denaro
Secondo gli inquirenti, alcune spese effettuate da Venditti e Mazza potrebbero nascondere accordi illeciti. Si parla di uscite in contanti, ricevute non giustificate e frequentazioni in ambienti esclusivi.
Il sospetto è che ci siano stati benefici personali in cambio di atti giudiziari favorevoli. In particolare, l’archiviazione del nome di Andrea Sempio nell’inchiesta su Chiara Poggi.
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Il legame con il caso Garlasco
L’inchiesta Clean 2 si intreccia con il delitto di Garlasco. Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, era stato indagato e poi archiviato. Venditti avrebbe ricevuto tra i 20 e i 30 mila euro per favorire quella archiviazione.
Ora, la Procura di Brescia vuole capire se Mazza fosse a conoscenza di questi movimenti. O se abbia avuto un ruolo attivo nella gestione delle indagini.
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Un sistema opaco sotto la lente
Clean 2 è il secondo filone di un’indagine più ampia sul cosiddetto “sistema Pavia”. Una rete che coinvolgerebbe magistrati, carabinieri, imprenditori e politici. Rapporti informali, favori, scambi di informazioni e pressioni su atti giudiziari.
Il nome di Mazza emerge in questo contesto. Non è accusato di corruzione, ma è indagato per verificare eventuali responsabilità.
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La difesa dei magistrati coinvolti
L’avvocato di Mario Venditti ha negato ogni accusa. “Non esiste prova concreta che abbia incassato denaro”, ha dichiarato. Anche Mazza, secondo fonti vicine, avrebbe respinto ogni coinvolgimento.
La Procura di Brescia, però, continua a raccogliere elementi. Le perquisizioni mirano a chiarire il quadro e a verificare la veridicità delle testimonianze.
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Un’indagine che scuote la magistratura
Il caso Clean 2 sta creando tensione negli ambienti giudiziari. Coinvolge figure di alto profilo e mette in discussione la trasparenza del sistema.
La Guardia di Finanza prosegue con acquisizioni e verifiche. L’obiettivo è fare luce su eventuali condotte illecite e ristabilire fiducia nelle istituzioni.
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Conclusione: la giustizia sotto esame
L’inchiesta Clean 2 non è solo una vicenda giudiziaria. È un banco di prova per la credibilità della magistratura. Le accuse sono gravi. Le prove ancora da consolidare.
Ma il messaggio è chiaro: nessuno è al di sopra della legge. E ogni sospetto merita approfondimento.
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Fonti:
Giornale di Brescia
ANSA
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