Difesa del cibo tradizionale: il Magistero dei Bruscitti a Bruxelles con Tovaglieri
Cibo tradizionale sotto attacco dalle politiche UE
Bruxelles, 1 ottobre 2025 – La difesa del cibo tradizionale è tornata al centro del dibattito europeo. In occasione del 50° anniversario del Magistero dei Bruscitti, una delegazione della provincia di Varese ha incontrato l’eurodeputata Isabella Tovaglieri (Lega) al Parlamento europeo.
L’incontro ha messo in luce le preoccupazioni legate alle politiche agroalimentari dell’Unione Europea, considerate penalizzanti per i piccoli produttori locali e per la filiera corta.
Tovaglieri: “Difendiamo la genuinità e la sostenibilità”
“Vogliamo preservare e promuovere il cibo tradizionale, minacciato dalle politiche pseudo-green dell’Europa”, ha dichiarato Isabella Tovaglieri. Secondo l’europarlamentare, le normative UE favoriscono il cibo alternativo prodotto dalle multinazionali, a scapito di agricoltori e allevatori locali.
La filiera corta e il chilometro zero, ha sottolineato, garantiscono non solo la qualità degli alimenti, ma anche la sostenibilità ambientale. “Lo dobbiamo ai cittadini, ai produttori locali e ai giovani”, ha aggiunto.
Il Magistero dei Bruscitti: 50 anni di tradizione bustocca
La delegazione del Magistero dei Bruscitti era composta dai consiglieri Adelio Scorti, Paola Mangione, Adriano Mancini e Michelangelo Brazzelli. Il gruppo ha partecipato a un dibattito dedicato al piatto tradizionale bustocco e alle sfide che il settore agroalimentare affronta in Europa.
Il Magistero, nato per valorizzare la cultura gastronomica locale, è oggi un simbolo della resistenza contro l’omologazione alimentare.
Presente anche il Sindaco di Lonate Ceppino
Alla visita istituzionale ha preso parte anche il Sindaco di Lonate Ceppino, Clara Dalla Pozza. L’incontro con Tovaglieri è stato l’occasione per discutere delle ricadute delle normative europee sull’economia del territorio.
Il confronto ha evidenziato la necessità di tutelare il tessuto produttivo locale, minacciato da regolamenti che favoriscono le lobby del novel food.
Filiera corta e chilometro zero: un modello da difendere
La filiera corta è un modello virtuoso. Riduce l’impatto ambientale, valorizza il territorio e sostiene l’economia locale. I piccoli produttori garantiscono alimenti genuini, spesso legati a tradizioni secolari.
Difendere il cibo tradizionale significa anche difendere l’identità culturale dei territori. Ogni piatto racconta una storia, ogni ricetta è un patrimonio da preservare.
Le politiche UE e il rischio omologazione
Negli ultimi anni, le politiche agroalimentari europee hanno spinto verso l’introduzione di alimenti alternativi. Il cosiddetto novel food, spesso prodotto da grandi gruppi industriali, rischia di sostituire i prodotti locali.
Secondo Tovaglieri, questa tendenza mette in pericolo la biodiversità alimentare e la sopravvivenza delle piccole imprese agricole. “Serve un cambio di rotta”, ha affermato.
Giovani consumatori più consapevoli
Un altro tema emerso nel dibattito è l’educazione alimentare. Tovaglieri ha ribadito l’importanza di formare giovani consumatori consapevoli, capaci di scegliere prodotti sani, sostenibili e locali.
La conoscenza del cibo tradizionale è il primo passo per difenderlo. Iniziative come quella del Magistero dei Bruscitti contribuiscono a diffondere cultura e consapevolezza.
Un impegno politico per il territorio
L’eurodeputata ha confermato il suo impegno in Europa per difendere il settore agroalimentare italiano. “Continueremo a batterci contro le imposizioni che danneggiano i nostri produttori”, ha detto.
Il sostegno alle piccole imprese agricole è una priorità. Senza di loro, l’Italia perderebbe una parte fondamentale della sua identità.
Tradizione e innovazione possono convivere
La difesa del cibo tradizionale non è contraria all’innovazione. Al contrario, può integrarsi con nuove tecnologie e pratiche sostenibili. L’importante è che le scelte politiche non penalizzino chi lavora nel rispetto della terra e delle persone.
La vera sostenibilità nasce dal territorio, non dalle strategie di marketing delle multinazionali.
Conclusione: Bruxelles ascolta la voce dei territori
La visita del Magistero dei Bruscitti a Bruxelles ha portato la voce della tradizione bustocca nel cuore delle istituzioni europee. Un gesto simbolico, ma anche concreto, per ribadire che il cibo è cultura, economia e identità.
La difesa del cibo tradizionale è una battaglia che riguarda tutti. Consumatori, produttori, amministratori. E l’Europa deve ascoltare chi ogni giorno lavora per portare in tavola qualità, storia e sostenibilità.
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