Inclusione sociale a Varese: la mensa che accoglie tutti
Inclusione sociale è la parola chiave che guida l’impegno della comunità pastorale Santissima Trinità di Varese. Qui nessuno è escluso. Ogni giorno si costruiscono relazioni, si offre aiuto e si accoglie chi è in difficoltà.
Don Marco Casale è il cuore pulsante di questa missione. La sua azione pastorale unisce fede e opere concrete. L’obiettivo è creare spazi di accoglienza, dove l’inclusione sociale diventa realtà.
La cooperativa San Luigi, nata nel 2009, è il segno tangibile di questa visione. Fondata da don Marco, lavora per offrire casa a chi non ha casa. Minori, adulti soli, mamme con bambini, richiedenti asilo e anziani trovano qui un punto di riferimento.
La cooperativa gestisce servizi socio-educativi e assistenziali. Promuove percorsi di autonomia e reinserimento. Ogni progetto è pensato per restituire dignità e fiducia.
Negli ultimi anni, l’inclusione sociale si è rafforzata con nuovi progetti. Housing solidale, centri comunitari e inserimento lavorativo nella ristorazione sono solo alcuni esempi.
Nel 2024, la cooperativa ha ampliato la sua azione. Ha integrato una cooperativa sociale di tipo B e avviato il servizio mensa Fuoricontesto. La mensa è un luogo di incontro, studio e relazione.
Situata negli spazi della Croce Rossa, la mensa serve fino a 100 pasti al giorno. Ogni mese vengono distribuiti 350 buoni pasto gratuiti a persone in difficoltà. Un gesto concreto di inclusione sociale.
La mensa è frequentata da studenti, docenti, volontari e cittadini. Chiunque può pranzare qui, contribuendo al progetto. È un esempio di come la comunità può fare la differenza.
Accanto alla mensa, c’è il Bar Cafè 21. Attivo dal 2014, è un altro spazio di servizio e condivisione. Qui i giovani fragili trovano un’occasione di riscatto.
Don Marco non è solo un sacerdote. È un costruttore di ponti. Promuove modelli di collaborazione tra parrocchie, enti e associazioni. La sua missione è chiara: servire tutti, senza esclusioni.
La Giornata nazionale per il sostentamento del clero ha ricordato l’importanza di sostenere i sacerdoti. Le offerte deducibili sono uno strumento concreto per farlo.
Nel 2024, le offerte raccolte hanno sostenuto 31.000 sacerdoti. Tra loro ci sono anche missionari e sacerdoti anziani. Ma il fabbisogno resta alto. Servono più donazioni.
Ogni sacerdote è una presenza viva nella comunità. Annuncia il Vangelo, ascolta, accompagna. È un punto di riferimento per chi è solo, disorientato o in cerca di aiuto.
Sostenere i sacerdoti significa sostenere l’inclusione sociale. Ogni offerta è un grazie. È un modo per dire: siamo con voi.
Don Marco, con la sua esperienza nella Caritas e nei centri di accoglienza, continua a ispirare. La sua azione a Varese è un esempio di come la Chiesa può essere vicina alla gente.
La cooperativa San Luigi è una famiglia. I suoi 90 dipendenti, molti con disabilità, lavorano con passione. Ogni giorno testimoniano la bellezza dello stare insieme.
L’inclusione sociale non è solo un concetto. È una pratica quotidiana. È accogliere, ascoltare, condividere. È costruire una comunità dove nessuno resta indietro.
Attraverso il sito unitineldono.it è possibile fare una donazione. È semplice, sicuro e utile. Ogni contributo aiuta a mantenere viva la missione.
Chi lo desidera può iscriversi alla newsletter. Riceverà storie vere di sacerdoti e comunità. Storie come quella di don Marco, che rendono visibile il volto della Chiesa che ama.
A Varese, l’inclusione sociale è realtà. Grazie a sacerdoti, volontari e cittadini. Grazie a chi crede che servire il prossimo sia il modo più bello di vivere.








