Cimiteri di Sesto Calende, nuovo capitolo nella polemica sul degrado: minoranza e opposizione all’attacco.
A Sesto Calende torna al centro del dibattito politico la questione del decoro dei cimiteri comunali.

Negli ultimi giorni il confronto si è acceso con toni sempre più duri, innescati dalle denunce di cittadini indignati, dalle prese di posizione della minoranza consiliare e, più di recente, anche da un intervento di Forza Italia.
L’Amministrazione guidata dalla sindaca Elisabetta Giordani, ammettendo i disservizi aveva attribuito le responsabilità ai ritardi e al progressivo disimpegno della ditta appaltatrice.
La denuncia della minoranza
Il primo atto di questa vicenda risale a oltre due settimane fa, quando alcune tombe del cimitero capoluogo sono state segnalate in evidente stato di degrado. I cittadini, colpiti e indignati, hanno fatto arrivare le loro rimostranze al Comune, ma senza ricevere risposte concrete nell’immediato.
A dare voce a questa protesta è stata la minoranza consiliare, composta dai gruppi Fratelli d’Italia e Siamo Sestesi, che ha parlato di una situazione senza precedenti nella storia recente della città.
I consiglieri hanno ricordato come la questione fosse già emersa nell’ultimo consiglio comunale, quando avevano messo in guardia la giunta sui rischi legati a una gestione poco attenta. «Si era ormai giunti a un punto di quasi non ritorno» – hanno dichiarato – denunciando la necessità di un nuovo intervento straordinario costato alle casse pubbliche circa 5 mila euro, affidato a una nuova azienda dopo il mancato adempimento della precedente. Una spesa che, secondo le opposizioni, sarebbe stata evitabile con un monitoraggio più puntuale.
Particolarmente duro anche l’attacco al consigliere delegato competente, accusato di non aver esercitato il controllo dovuto e di aver lasciato degenerare la situazione. «Mai, nella storia recente di Sesto Calende, i cimiteri si erano trovati in condizioni simili» hanno dichiarato, chiedendo a gran voce che la sindaca Giordani proceda con un rimpasto di giunta, considerato ormai inevitabile.

La replica dell’Amministrazione
La risposta dell’Amministrazione comunale non si era fatta attendere. In una lunga nota, la giunta aveva riconosciuto l’esistenza di «gravi ritardi nelle operazioni di diserbo» e la conseguente crescita anomala dell’erba sui viali del cimitero del capoluogo. «Un disservizio che ha determinato una condizione di evidente trascuratezza, per la quale ci scusiamo con la cittadinanza» si legge nel comunicato.
La spiegazione fornita punta il dito contro la ditta incaricata della gestione ordinaria dei cimiteri – Capoluogo, Lisanza, Oriano e Lentate – a cui nel 2023 era stato affidato un appalto per i servizi di sepoltura, manutenzione dei viali e cura generale. Durante il 2024, riferisce il Comune, gli uffici tecnici hanno richiamato più volte l’impresa, contestando ritardi non giustificati soprattutto sugli interventi di diserbo. «Le segnalazioni e le richieste, sia scritte che telefoniche, documentano l’attenzione costante dell’Amministrazione» sottolinea la nota.
Secondo la ricostruzione della giunta, nell’ultimo periodo si sarebbe verificato un progressivo disimpegno da parte della ditta, «verosimilmente legato all’imminente scadenza del contratto prevista tra poche settimane». Nonostante i reiterati solleciti, l’impresa non avrebbe dato seguito ad azioni efficaci. Per questo motivo, il Comune ha già avviato la procedura per individuare una nuova azienda che possa intervenire con urgenza, ripristinando decoro e piena fruibilità, non solo con il diserbo e la rimozione dell’erba ma anche con il ricarico del ghiaietto nei tratti più deteriorati.
«Confermiamo il nostro impegno costante per garantire la cura dei luoghi destinati alla memoria e al raccoglimento» conclude la nota, assicurando che si procederà «con la massima rapidità» in tutti i cimiteri comunali.

Le critiche di Forza Italia
Alla polemica si è aggiunta anche Forza Italia, che in una nota ha denunciato ulteriori aspetti di degrado: «L’erba cresce lungo i vialetti, i cassonetti non vengono svuotati con regolarità, e in generale si percepisce un senso di trascuratezza che non può essere ignorato». Il partito azzurro punta il dito contro l’Amministrazione accusandola di non rispettare le promesse elettorali: «Un anno fa promettevano decoro, efficienza, cambiamento. Oggi, invece, si dedicano anima e corpo al loro festival estivo, trasformato nell’ennesima passerella per apparire».
Anche qui, la critica non riguarda soltanto la situazione materiale dei cimiteri, ma tocca un tema più ampio: il rapporto tra immagine e sostanza dell’azione amministrativa.

Una vicenda che segna la comunità
Al di là del confronto politico, resta il dolore dei cittadini, che hanno visto luoghi sacri come i cimiteri ridotti a scenari di incuria. «Quando a subire le conseguenze dell’inerzia amministrativa sono i cimiteri, la ferita che si crea nella comunità è profonda e intollerabile» hanno ribadito i consiglieri di minoranza. Un sentimento condiviso da molti, che considerano il decoro dei luoghi della memoria non solo un dovere amministrativo, ma un atto di rispetto verso la città e le generazioni passate.
Ora l’attesa è tutta rivolta alle prossime mosse dell’Amministrazione: l’individuazione di una nuova impresa e gli interventi promessi saranno sufficienti a riportare ordine e dignità? E soprattutto, il caso cimiteri aprirà davvero la strada a un rimpasto di giunta, come chiedono le opposizioni?
Quel che è certo è che, a Sesto Calende, la vicenda dei cimiteri non è soltanto una questione di erbacce e ghiaietto, ma un banco di prova politico che potrebbe lasciare segni profondi anche oltre i viali del camposanto.



