Gidro d’Italia in Idrovolante 2025: cresce la partecipazione al tour dei cieli e delle acque italiane
Il cielo e il mare si incontrano in un evento senza precedenti: il Giro d’Italia in Idrovolante 2025, che prenderà il via il prossimo 5 settembre dall’aeroporto Giovanni Nicelli del Lido di Venezia, è pronto a entrare nel vivo.

A poco più di una settimana dall’inizio, l’entusiasmo intorno a questa iniziativa continua a crescere e le adesioni lo confermano: saranno infatti oltre 15 i velivoli anfibi ultraleggeri che solcheranno il cielo e si poseranno sull’acqua lungo un itinerario di circa 2.000 chilometri, con 8 tappe in 17 giorni, fino a raggiungere Gallipoli il 22 settembre.
Una prima edizione già da record
Organizzato dall’Aviazione Marittima Italiana, il “GiDro d’Italia” rappresenta un unicum nel panorama aeronautico e turistico nazionale. Non si tratta soltanto di una sfida tecnica e sportiva, ma di un vero e proprio viaggio culturale e promozionale, che intende valorizzare l’Italia nella sua dimensione aerea e marittima.
L’evento ha raccolto il sostegno di numerosi enti e istituzioni: dall’Aeronautica Militare alle principali associazioni storiche dell’aviazione come l’Associazione Arma Aeronautica-Aviatori d’Italia, i Trasvolatori Atlantici e i Pionieri dell’Aeronautica.
Il tour gode inoltre del patrocinio di ministeri, enti locali e portuali, oltre che del supporto di realtà private come il Gruppo Caroli Hotels, main sponsor dell’iniziativa.
Il programma: tra storia, spettacolo e promozione
La cerimonia inaugurale del 5 settembre a Venezia avrà un sapore speciale. La giornata inizierà con l’arrivo e il posizionamento degli idrovolanti, seguiranno l’alzabandiera con la partecipazione di una rappresentanza interforze, la preghiera dell’aviatore e del marinaio, e la benedizione dei velivoli. Poi sarà la volta dei saluti delle autorità civili e militari, accompagnati da un intervento storico a cura della Marina Militare.

Non mancheranno i momenti spettacolari: a mezzogiorno è prevista una dimostrazione di ammaraggio e decollo, una vera rievocazione delle attività idrovolantistiche dei primi del ’900, che restituirà al pubblico il fascino pionieristico del volo anfibio. La mattinata si concluderà con la consegna della targa celebrativa e con un “vin d’honneur” offerto dal ristorante Nicelli.
Da lì in avanti, i velivoli intraprenderanno il loro viaggio lungo la penisola, facendo tappa in scenari di grande fascino: dall’idrosuperficie “IdroCaproni” di Marone sul Lago d’Iseo, all’idroscalo “Battellieri Colombo” di Pavia, fino a Portoferraio sull’Isola d’Elba e al leggendario idroscalo di Vigna di Valle sul lago di Bracciano. Poi sarà la volta di Napoli, dei Laghi di Sibari in Calabria e di Taranto, per approdare infine, dopo 17 giorni, all’Ecoresort Le Sirenè di Gallipoli.
In ogni località il Giro porterà con sé non solo aviazione, ma anche cultura e promozione: conferenze, mostre, documentari, incontri con scuole e autorità locali, voli promozionali e degustazioni enogastronomiche arricchiranno il programma, trasformando ogni sosta in una festa del territorio.

Un omaggio a Francesco De Pinedo
Il “GiDro d’Italia” non nasce a caso proprio nel 2025: quest’anno ricorre il centenario del raid di Francesco De Pinedo, il pioniere che nel 1925 raggiunse Australia e Giappone ai comandi dell’idrovolante SIAI S.16bis “Gennariello”. Un’impresa che contribuì a scrivere una pagina fondamentale nella storia dell’aviazione italiana e mondiale.
Come ha sottolineato Orazio Frigino, presidente dell’Aviazione Marittima Italiana:
“Questo originale tour intende promuovere la bellezza del volo idro, celebrando la gloriosa tradizione italiana nel settore degli idrovolanti. Sarà anche un’occasione per sensibilizzare autorità e grande pubblico sui vantaggi e le potenzialità dell’idrovolante come mezzo di trasporto versatile per un nuovo turismo intermodale e sostenibile”.
Una sfida che guarda al futuro
La partecipazione numerosa di piloti italiani e stranieri dimostra come il fascino del volo anfibio sia tutt’altro che tramontato. Anzi, in un’epoca in cui il tema della mobilità sostenibile è centrale, l’idrovolante si propone come strumento moderno per coniugare turismo, ambiente e innovazione.
La possibilità di collegare città, laghi e coste senza la necessità di grandi infrastrutture a terra apre scenari interessanti per il futuro del trasporto turistico e intermodale. Il “Gidro d’Italia” vuole essere anche un laboratorio in movimento: un’occasione per far riflettere istituzioni e territori su un patrimonio di conoscenze che l’Italia possiede da oltre un secolo e che merita di essere rilanciato.

Il richiamo del Lago Maggiore e di Sesto Calende
Non sfugge che nel progetto vi sia anche un’eco importante per il nostro territorio. L’Aviazione Marittima Italiana e lo stesso presidente Frigino hanno più volte sottolineato come il Lago Maggiore e Sesto Calende, con la loro storia legata alla SIAI-Marchetti e alle grandi imprese dell’idrovolo, possano in futuro diventare tappe naturali di una manifestazione di questo tipo.
Già nel 2026, infatti, il “Gidro d’Italia” potrebbe riservare una sorpresa proprio a Sesto Calende, città che ha dato i natali a tanti idrovolanti protagonisti della storia aeronautica. Sarebbe un ritorno simbolico alle radici, capace di unire passato e futuro nel segno del volo.
Conclusione
Il conto alla rovescia è iniziato. Dal 5 settembre l’Italia tornerà a guardare il cielo e l’acqua con gli occhi pieni di meraviglia, seguendo le ali degli idrovolanti lungo un itinerario che racconta storia, passione e innovazione. Il Giro d’Italia in Idrovolante 2025 non sarà soltanto un evento per appassionati di aviazione, ma una grande occasione per promuovere il territorio, le sue eccellenze e la sua capacità di unire tradizione e futuro.
Per informazioni e aggiornamenti sul programma: www.gidroditalia.it


