Parlamento Europeo, i lavoratori di Air Italy non mollano, delegazione al Parlamento Europeo
Un comitato di lavoratori di Air Italy si è spontaneamente mobilitato e ha portato la vertenza della seconda compagnia aerea italiana, la cui procedura di licenziamento collettivo scade tra una settimana, anche all’attenzione della massima Istituzione Europea.
Una delegazione scelta dallo stesso comitato di lavoratori mobilitatisi è stata ricevuta in audizione dagli Europarlamentari Onorevoli Dino Giarrusso, Carlo Fidanza, Tiziana Beghin, Sabrina Pignedoli e Mara Bizzotto ai quali è stata rappresentata l’estrema emergenza che riguarda milletrecentoventidue lavoratori di Air Italy, i quali, in difetto di un’immediata soluzione positiva, potrebbero ricevere le lettere di licenziamento già dal 9 dicembre prossimo.
Agli On.li di cui sopra si è aggiunto anche il Vicepresidente del Parlamento Europeo Fabio Massimo Castaldo, che si è messo a disposizione per il sostegno della vertenza, annunciandolo direttamente all’intero gruppo di lavoratori presenti nella piazza del Parlamento.
Ai rappresentanti dell’Europarlamento è stato comunicato che manca, ad oggi, l’istanza di CIGS da parte dei soci proprietari di Air Italy, Qatar Airways e Alisarda di Karim Aga khan. Condizione essenziale e inderogabile per la concessione della cassa integrazione, peraltro già autorizzata ai lavoratori della compagnia di bandiera.
Ieri è stato infatti approvato al Senato un ordine del giorno che impegna il Governo ad inserire nella legge di bilancio la concessione degli stessi ammortizzatori sociali anche per i lavoratori di Air Italy.
Tale risultato, qualora conseguito, potrebbe essere purtroppo vanificato dalla posizione della società che si ostina a non assumersi la responsabilità del disastro sociale e industriale prodotto dal management Qatariota.
Intenzione del comitato di lavoratori in missione a Bruxelles era, pertanto, elevare la visibilità della vertenza Air Italy.
Scopo primario è infatti imprimere la massima spinta politica necessaria alla predisposizione dello strumento legislativo necessario a garantire ai lavoratori gli ammortizzatori sociali e ad approntare il percorso diplomatico più appropriato che induca la proprietà a formalizzare l’istanza di CIGS.
Solo ciò’ potrà consentire ai 1322 lavoratori di cogliere le opportunità industriali future utili al loro ricollocamento, di fatto l’obiettivo primario che viene rivendicato.
In assenza di ciò tutti gli sforzi finora profusi risulterebbero vani e ineluttabilmente avverrà il licenziamento di tutti i milletrecentoventidue lavoratori e la definitiva estinzione della seconda compagnia aerea italiana.
I Lavoratori di Air Italy