Cassani sindaco di Gallarate interviene sulle proteste, Leonardo pro-Palestina: basta blocchi e attacchi contro un’azienda strategica
Quello che è accaduto stamattina davanti alla sede Leonardo è inaccettabile dice Cassani
Un altro blitz organizzato da attivisti pro-Palestina, che nulla ha a che fare con il diritto alla protesta pacifica.
L’obiettivo? Fermare, insultare, sabotare.
Le proteste Leonardo pro-Palestina stanno diventando un pretesto per attaccare un’azienda simbolo della tecnologia italiana. Un’azienda che non rappresenta solo la difesa, ma anche la sicurezza, la salute e l’innovazione.
Leonardo non è solo difesa afferma Cassani
Leonardo è una realtà strategica per l’Italia e per la nostra provincia.
Produce elicotteri usati nelle missioni Search and Rescue, nel soccorso sanitario, nella protezione civile e nel supporto all’industria energetica.
È partner di missioni di pace. È leader nella ricerca, nella tecnologia applicata alla sicurezza, nelle soluzioni per salvare vite.
Bloccare Leonardo significa bloccare tutto questo.
Attivismo o vandalismo?
Chi manifesta ha il diritto di esprimersi. Ma bloccare strade, aggredire verbalmente i lavoratori, impedire l’accesso a un’azienda strategica non è libertà di espressione.
È sabotaggio. È vandalismo travestito da attivismo.
Le proteste Leonardo pro-Palestina, così organizzate, sono atti ostili verso chi ogni giorno lavora per costruire tecnologia e progresso.
I lavoratori meritano rispetto
Chi lavora in Leonardo non merita insulti né pressioni.
Questi episodi creano tensione e insicurezza.
Non si può più tollerare che gruppi di attivisti decidano di bloccare l’economia e la ricerca nel nome di battaglie internazionali.
Non su suolo italiano. Non con questi metodi.
Servono pene più severe
Serve una presa di posizione chiara dello Stato.
Chi blocca un’azienda, chi sabota la produzione, chi agisce contro lavoratori e mezzi pubblici deve affrontare conseguenze serie.
Non si può più accettare l’impunità per chi confonde la libertà di protesta con il caos.
È tempo di distinguere tra manifestazione pacifica e aggressione.
Leonardo è innovazione italiana
Parliamo di una colonna dell’industria nazionale.
Leonardo è un esempio di eccellenza italiana nel mondo.
Attaccare questa realtà non significa schierarsi politicamente.
Significa danneggiare il Paese, i territori, i posti di lavoro e la credibilità internazionale dell’Italia.
Conclusione
Le proteste Leonardo pro-Palestina di oggi hanno passato il limite.
Serve responsabilità, da parte di chi manifesta e da parte di chi governa.
La libertà si difende anche garantendo ordine, sicurezza e rispetto del lavoro.
Non lasciamo che l’Italia diventi un Paese dove l’attivismo radicale può tutto.
Serve fermezza, chiarezza, e nuove regole per difendere chi lavora, chi produce, chi crede nel futuro.







