Volandia per un giorno: tra memoria e futuro, il Volo decolla da Somma Lombardo
Il Parco e Museo del Volo di Volandia ha aperto le sue porte – rigorosamente a porte chiuse – per una giornata speciale, diventando un autentico laboratorio di emozioni, cultura aeronautica e tecnologia.
Lunedì 16 giugno 2025, i capannoni dell’ex stabilimento Caproni sono tornati a raccontare, grazie a una narrazione intensa e coinvolgente, la storia del volo e il suo domani.
Un evento per appassionati e professionisti

“Volandia per un Giorno” è il nome dell’iniziativa ideata e condotta dalla giornalista Marianna Bonavolontà, volto noto della divulgazione aerospaziale e già protagonista di eventi simbolici come il Phase Out dell’MB-339A a Galatina e la Manifestazione Aerea Virtuale (MAV). La sua presenza, autentica e appassionata, ha rappresentato il filo conduttore di una giornata che ha unito professionisti, divulgatori, veterani dell’Arma Azzurra e giovani appassionati.
Ospiti d’eccezione i comandanti Angelo Boscolo e Giuseppe Liva, storici piloti delle Frecce Tricolori negli anni Settanta, insieme ai rappresentanti delle Frecce Tricolori Virtuali (FTV). La giornata si è snodata in tre momenti distinti, ma fortemente connessi: racconto, esperienza immersiva e confronto generazionale.
Il museo come luogo vivo
Volandia non è soltanto un museo: è una comunità. Lo ha dimostrato ancora una volta l’energia delle oltre 1.500 persone che prestano il proprio tempo come volontari. Tra di essi, figure di spicco come Rossella Boscolo, presidente dell’Associazione Volontari, e Gabriele Sommaruga, amministratore del museo, che con la loro presenza hanno sottolineato la centralità dell’elemento umano nel mantenimento e nella valorizzazione di questo patrimonio aeronautico.
Sorto nei luoghi dove la famiglia Caproni ha scritto pagine fondamentali della storia del volo italiano, Volandia si conferma un presidio culturale di primo piano per il Varesotto, richiamando visitatori da tutta Italia e dall’estero.
Un viaggio tra fusoliere e ricordi

La prima parte dell’evento ha portato i partecipanti tra le ali e i carrelli dei velivoli esposti. Marianna Bonavolontà ha guidato un viaggio narrativo tra aneddoti e memoria, stimolando un confronto sincero e generazionale con i comandanti Boscolo e Liva. Le loro parole hanno ricostruito non solo manovre e missioni, ma anche momenti di cameratismo, errori giovanili e successi memorabili. Il racconto si è fatto emozione condivisa, mentre ogni velivolo si trasformava in una macchina del tempo.
Questo “racconto itinerante” ha permesso di far emergere una narrazione partecipata, dove anche gli ex ufficiali del 58° Corso AUC hanno portato il loro contributo. Non solo storia, ma vissuto.
La simulazione come ponte tra generazioni
La seconda parte della giornata ha spalancato le porte alla tecnologia, con la simulazione di volo in realtà virtuale. Grazie alla collaborazione con le Frecce Tricolori Virtuali, Bonavolontà ha provato in “backsit” un volo su MB-339 PAN con visori VR. Acrobazie come la Scintilla o il Lomcovak sono diventate esperienze immersive, dimostrando come la simulazione sia oggi un potente strumento educativo.
Non è stato un semplice esercizio digitale, ma un volo simbolico tra precisione, coordinazione e spirito di squadra. Un linguaggio moderno per trasmettere valori antichi, ma sempre attuali: quelli dell’aviazione.
Il contributo dei nuovi media
L’incontro si è arricchito con il confronto tra generazioni e linguaggi. Sono intervenuti due noti divulgatori della scena digitale aeronautica: Edoardo Pentini, volto di Volare Space (noto anche come “Read”), e Lorenzo Daini, conosciuto come LoreAir, youtuber e pilota virtuale. I loro interventi hanno evidenziato come oggi la passione per il volo possa diffondersi attraverso social, video, podcast e community online, rendendo l’aviazione accessibile e attraente anche per le nuove generazioni.
In un contesto come quello di Volandia, dove la memoria storica e il futuro del volo convivono, il contributo dei nuovi media non è accessorio: è essenziale per trasmettere la cultura aeronautica alle prossime generazioni.
Volandia: un patrimonio del territorio

“Volandia per un Giorno” ha dimostrato quanto il museo di Somma Lombardo sia oggi uno snodo culturale e identitario del Varesotto. È un luogo in cui passato e futuro si toccano, in cui le persone fanno la differenza e dove l’aviazione non è solo tecnica, ma anche racconto, emozione e visione.
Il successo dell’iniziativa, la qualità degli ospiti, la profondità del dibattito e la capacità di creare connessioni tra esperienze e generazioni dimostrano che Volandia non è solo una realtà museale, ma un presidio di innovazione sociale e culturale per tutto il territorio.
Una giornata come quella del 16 giugno non si dimentica facilmente. Perché non è stata una semplice visita: è stata una dichiarazione d’amore per il volo e per chi, ogni giorno, gli dà voce.


