GiDro d’Italia 2025: il primo Giro d’Italia in idrovolante decolla a settembre
A settembre 2025 prenderà il via un evento unico nel suo genere: il GiDro d’Italia Idrovolante 2025, il primo giro d’Italia dedicato ai velivoli anfibi.

Organizzata dall’Aviazione Marittima Italiana, questa iniziativa rappresenta un’importante celebrazione della tradizione aeronautica italiana, con l’obiettivo di valorizzare il volo idrovolante come soluzione di mobilità sostenibile e di promozione turistica. Il progetto è anche un’occasione per sensibilizzare il grande pubblico sulle potenzialità dell’idrovolo nel contesto del turismo intermodale e della protezione ambientale, riducendo l’impatto delle infrastrutture terrestri.
Un percorso di 2.000 km tra cielo e acqua
Il tour partirà il 5 settembre dall’aeroporto Nicelli di Venezia, con una sosta all’idroscalo Sant’Andrea, situato nell’Isola delle Vignole. Da qui, gli equipaggi solcheranno i cieli per un totale di circa 2.000 km, attraversando l’Italia in otto tappe che li condurranno fino alla destinazione finale, l’Ecoresort Le Sirenè di Gallipoli il 22 settembre. Le altre tappe previste comprendono località strategiche per la storia e la cultura dell’idrovolo, come l’IdroCaproni sul Lago d’Iseo (Brescia), l’idroscalo Battellieri Colombo a Pavia, l’Isola d’Elba, l’idroscalo storico di Vigna di Valle sul Lago di Bracciano (Roma), la Rotonda Diaz sul lungomare Caracciolo di Napoli, i Laghi di Sibari (Cosenza) e l’idroscalo Luigi Bologna di Taranto.
Durante le tappe, i piloti affronteranno diverse condizioni meteorologiche e di volo, rendendo l’esperienza un vero e proprio banco di prova per la versatilità degli idrovolanti e la loro capacità di operare su specchi d’acqua sia marini che interni.
Un omaggio alla storia dell’idrovolo italiano

L’evento non è solo una competizione sportiva, ma anche un tributo alla grande tradizione dell’idrovolo in Italia. Il 2025 segna il centenario del raid compiuto da Francesco De Pinedo nel 1925, quando il celebre pioniere dell’aviazione attraversò l’oceano con il suo idrovolante S.16bis “Gennariello”, raggiungendo l’Australia e il Giappone. Il GiDro d’Italia si pone quindi anche come un’opportunità per riscoprire e celebrare l’epopea dell’aviazione marittima.
L’Italia vanta una lunga tradizione nel settore dell’idrovolo, che ha visto protagonisti modelli leggendari come quelli prodotti da aziende storiche come Savoia-Marchetti, Macchi e Caproni. Questa manifestazione rappresenta una vetrina per dimostrare come il volo idrovolante possa trovare ancora oggi nuove applicazioni, grazie all’innovazione tecnologica e alla crescente attenzione verso la mobilità sostenibile.
Tra promozione turistica e sensibilizzazione sul volo idro
Secondo Orazio Frigino, presidente dell’Aviazione Marittima Italiana, l’obiettivo dell’iniziativa è quello di far conoscere le potenzialità del volo idrovolante come strumento di trasporto intermodale e sostenibile, oltre a valorizzare il patrimonio aeronautico e paesaggistico italiano. Il progetto si inserisce quindi in un contesto più ampio di promozione del turismo aereo, evidenziando le opportunità che il volo anfibio può offrire per la mobilità delle regioni costiere e lacustri.
L’idrovolante, infatti, consente di accedere a località difficilmente raggiungibili con altri mezzi, offrendo un’esperienza di viaggio esclusiva e riducendo l’impatto ambientale delle infrastrutture a terra. Questo tipo di velivolo potrebbe giocare un ruolo fondamentale anche in scenari di emergenza e soccorso, dimostrando la sua utilità ben oltre il contesto sportivo e turistico.
Eventi, conferenze e iniziative lungo il percorso

Durante le tappe del GiDro d’Italia, i partecipanti e il pubblico potranno assistere a conferenze, mostre aeronautiche, proiezioni di documentari storici e incontri con esperti del settore. Sono previsti anche momenti di degustazione enogastronomica per promuovere le eccellenze locali, nonché voli dimostrativi per far conoscere da vicino il fascino del volo idro.
Queste iniziative contribuiranno a diffondere la cultura aeronautica e a coinvolgere un pubblico più ampio, dai semplici appassionati ai giovani che vogliono avvicinarsi al mondo dell’aviazione. Alcuni incontri saranno dedicati anche alla formazione, con workshop rivolti a piloti e tecnici del settore, promuovendo così un approccio didattico e innovativo all’aviazione marittima.
Un evento sostenuto da istituzioni e sponsor
L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio di importanti enti e associazioni, tra cui il Ministero della Difesa, il Ministero del Turismo, la Marina Militare, l’Aeronautica Militare, le Capitanerie di Porto e l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC). Anche realtà associative storiche come l’Associazione Arma Aeronautica-Aviatori d’Italia, l’Associazione Trasvolatori Atlantici e l’Associazione Pionieri dell’Aeronautica hanno espresso il loro sostegno all’evento. Il Gruppo Caroli Hotels è il main sponsor della manifestazione.
Oltre agli sponsor ufficiali, il progetto sta attirando l’attenzione di aziende del settore aeronautico e del turismo, che vedono in questa iniziativa un’opportunità per valorizzare il Made in Italy e incentivare nuove forme di mobilità sostenibile. La partecipazione di istituzioni e imprese evidenzia il potenziale strategico di questo evento, che potrebbe diventare un appuntamento ricorrente nel panorama aeronautico nazionale.
Conclusione
Il GiDro d’Italia Idrovolante 2025 rappresenta un’importante novità nel panorama aeronautico italiano e internazionale, unendo passione per il volo, valorizzazione del territorio e sensibilizzazione sulle potenzialità dell’aviazione marittima. Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di aviazione, che potranno seguire il tour attraverso aggiornamenti e approfondimenti sul sito ufficiale www.gidroditalia.it.
L’evento si propone non solo come una celebrazione della storia dell’idrovolo, ma anche come un trampolino di lancio per future iniziative che potrebbero vedere un rilancio significativo del settore. L’auspicio è che il GiDro d’Italia possa diventare un format consolidato negli anni a venire, contribuendo a riportare l’idrovolante al centro della scena aeronautica italiana.