Gaetano Cannisi confermato alla guida della Fit Cisl Varese, la novità del congresso
Il Congresso della Fit (Federazione italiana trasporti) Cisl Varese tenutosi a Villa Malpensa – Vizzola Ticino (Va) mercoledì 10 novembre, alla presenza, tra gli altri, del segretario generale FIT Cisl Lombardia Giovanni Abimelech e del segretario generale della Cisl dei Laghi Daniele Magon ha confermato Gaetano Cannisi alla guida del sindacato varesino. Per lui è stata l’occasione di un bilancio degli anni trascorsi e di uno sguardo proteso al futuro.
«Il Covid ha influito pesantemente sull’attività del settore che rappresento – commenta Cannisi – con impatti differenziati e conseguenze, in certi casi, anche devastanti. Alcuni comparti hanno proseguito l’attività regolarmente, senza intoppi. Penso ad esempio ai servizi di igiene ambientale o alla logistica merci, per i quali non si sono rese necessarie riduzioni d’orario, né richieste di cassa integrazione. A pagare in misura significativa sono invece stati il trasporto pubblico locale e il trasporto aereo.
Quest’ultimo, in particolare, ha vissuto una situazione devastante, dalla quale stenta ancora oggi ad uscire. Si pensi che solo per l’aeroporto di Malpensa siamo passati da 34 milioni di passeggeri nel 2019 a 2 milioni nel 2020, quando è iniziato il lockdown duro dovuto al Covid, e tutto si è fermato.
Qualche segnale di ripresa si va profilando in riferimento a voli interni, ma la situazione resta critica sulle tratte internazionali e intercontinentali, economicamente più redditizie, e rispetto alle quali siamo ancora ben lontani dai numeri del 2019.
A pagare il conto più salato sono stati i servizi aeroportuali di assistenza a terra (handlers), e in particolare i servizi di catering aereo, di cui, con ogni probabilità, alla fine di questo periodo qualche azienda scomparirà da Malpensa. E, come se non bastasse il Covid, a dare una mazzata finale al settore ha contribuito anche la crisi di Alitalia (che nulla ha a che fare col Covid).
La forza del sindacato. «C’è un fattore di positività da registrare dentro questo quadro così cupo – prosegue il Segretario -. Il grande lavoro svolto nei difficili mesi della pandemia ha restituito al sindacato quella centralità che gli spetta per rappresentare al meglio i diritti dei lavoratori.
Negli ultimi due anni la Fit Varese ha registrato una crescita che sfiora il 60%, in tutti i comparti: dalla logistica, all’igiene ambientale, allo stesso trasporto aereo. L’impegno assiduo, costante, capillare è stato ripagato in termini di numeri.
Siamo, ad esempio entrati in DHL, e oggi ne siamo il primo sindacato. Parliamo di un’azienda che, con l’apertura di un nuovo hub, in Malpensa, è passata da 150 a 700 dipendenti. Siamo diventati il primo sindacato anche in Sea, così come in alcune aziende del trasporto merci che applicano il contratto del trasporto aereo, anche se lavorano prevalentemente con le merci e non con i passeggeri».
Il futuro. «La nostra squadra è buona e in salute, e possiamo crescere ancora. Il Congresso ha portato in Consiglio, per la prima volta, quattro donne. Così come sempre più numerosi sono i giovani che scelgono la Fit. Aspetti che ci inducono a guardare con fiducia al futuro, ma ci spingono anche a non abbassare la guardia.
È nostra intenzione cercare di avvicinare più persone al sindacato, consolidando quella centralità che il Covid ci ha restituito.
Nei mesi scorsi sono state numerose le aziende che, non pur non avendo mai avuto a che fare con il mondo sindacale, ci hanno contattato, attraverso i loro consulenti del lavoro, per avviare le casse integrazioni.
In molti casi siamo riusciti ad entrare in imprese che fino a quel momento non erano sindacalizzate. Continueremo lungo questa strada, cercando di consolidare la nostra posizione per contribuire a riportare, tutti insieme, il territorio di Varese allo splendore che lo contraddistingueva qualche anno fa».