L’ex sindaco di Sesto Calende, Giovanni Buzzi, rompe il silenzio e interviene con fermezza nel dibattito cittadino sul nuovo asilo nido comunale.
Dopo mesi di discrezione seguiti alla fine del suo mandato, Buzzi ha deciso di rispondere alle accuse mosse dall’attuale amministrazione di Sesto Futura, guidata da Betta Giordani, con una lettera aperta ai cittadini sestesi.
Al centro della questione, il finanziamento dell’opera, che la nuova giunta definisce insufficiente, sollevando preoccupazioni sull’adeguatezza delle risorse disponibili.
Il contesto della polemica
Secondo l’amministrazione attuale, i fondi stanziati per il progetto appaltato del nuovo asilo nido non sarebbero sufficienti. Tuttavia, l’ex sindaco respinge categoricamente queste affermazioni, sottolineando come i fondi siano stati reperiti e pianificati accuratamente durante il suo mandato. “I soldi c’erano e ci sono”, afferma Buzzi, indicando che eventuali discrepanze derivano da decisioni prese dall’attuale amministrazione. Il suo appello è chiaro: non utilizzare accuse infondate per screditare un progetto che rappresenta un’importante conquista per la comunità.
La lettera aperta ai cittadini
Di seguito, riportiamo integralmente il testo della lettera di Giovanni Buzzi:
Carissimi Sestesi,
mi rivolgo a voi e all’attuale Amministrazione comunale e mi permetto, da ex Sindaco della Città, di proporvi alcune considerazioni sulle notizie e questioni che stanno animando il dibattito cittadino in questi giorni.
Mi concentro sul nuovo Asilo Nido, perché lo ritengo per me il più importante. Come sappiamo, l’Amministrazione che ho guidato, con particolare orgoglio, è stata in carica dal giugno 2019 al giugno 2024: in quegli anni tanto è successo, ma uno dei motivi dell’orgoglio di cui sopra è sicuramente l’avvio dei lavori e tutto il lavoro che sta dietro e prima, per il nuovo Asilo Nido Comunale. In verità mi pare iniziativa allora salutata da tutti come lodevole, soprattutto in funzione della possibilità di utilizzare, per quanto possibile, i famosi fondi PNRR per un servizio così importante: mai avremmo potuto attivarci se non grazie ai 2.200.000 euro circa che ci arrivano come finanziamento – senza rimborso dovuto – dagli stanziamenti europei.
È stato in più occasioni ribadito che tuttavia non erano tutte ‘rose e fiori’, perché la stima al metro quadrato che ha elaborato il Ministero di allora, in particolare per la costruzione degli edifici scolastici, era ed è chiaramente sottodimensionata.
Consapevoli di questo fatto, ed a seguito del progetto elaborato dal professionista incaricato, abbiamo stimato all’inizio del 2023 la necessità di 480.000 euro circa, oltre ai fondi PNRR, che sono stati reperiti accendendo un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti. La partenza dei lavori è quindi stata garantita nei tempi strettissimi dei bandi PNRR e con le risorse economiche previste dai tecnici incaricati.
Per garantire i tempi stretti del PNRR è stato bandito un “appalto integrato”: è quindi l’impresa appaltatrice che elabora anche il progetto esecutivo, oltre a realizzare i lavori. A garanzia di eventuali ulteriori spese e per sfruttare comunque altre fonti di finanziamento, come ad esempio per gli arredi che non erano finanziabili dal PNRR, abbiamo attivato con gli uffici le iniziative, nella prima metà del 2024 poi concretizzate nel settembre successivo, per ottenere i cosiddetti fondi del Conto Termico del GSE (Gestore dei Servizi Energetici) che consentono di richiedere importi, senza rimborsi dovuti quando si demolisce e ricostruisce un edificio pubblico che consuma molto e si sostituisce con uno nuovo e che consuma molta meno energia.
Da questa fonte avevamo stimato circa 300.000 euro di nuove possibili entrate che si sommano alle risorse della stessa procedura, attivata molto prima per la nuova Sala Civica, che ci porteranno ulteriori 490.000 euro circa. Potevamo quindi contare su una previsione di circa 790.000 euro da investire per alcuni accessori della sala civica e parcheggio (ad esempio le famose telecamere di sorveglianza), per le ulteriori spese da coprire per il Nido e per eventuali e imprevisti aumenti di costi e prezzi, purtroppo all’ordine del giorno in questi anni.
I soldi quindi c’erano e ci sono. Se poi questa Amministrazione decide di utilizzare o ha utilizzato questi soldi in altro modo è libera di farlo, ma non dica che non ci sono. Perché queste previsioni di entrate e spese non sono stati formalizzati in atti amministrativi? Per due motivi, anche qui, tecnici: fino a quando non si perfeziona la procedura e l’assenso da parte di GSE questi soldi non si potevano e non si possono contabilizzare ufficialmente come entrate e fino a quando non viene prodotta una eventuale e formale “perizia di variante” sui lavori per i costi aggiuntivi del Nido non si può sapere con certezza e formalmente quanto è necessario impegnare. Questo mi pare non sia ancora stato fatto ad oggi. L’attuale Amministrazione dovrebbe quindi procedere con questi atti, agendo sulle risorse che sono di fatto disponibili, senza invocare ipotetiche imprevidenze da parte di quella passata.
Capisco perfettamente che il gioco della politica impone a chi vince le elezioni di incolpare di tutti i mali chi li ha preceduti: è sempre successo e sempre succederà. Personalmente ho le spalle molto larghe e sto anche serenamente a questo gioco, fino al limite della correttezza.
Chiedo solo di non sporcare con il fango della pura propaganda una bellissima iniziativa che ha richiesto molto impegno da parte della passata Giunta e dei Tecnici comunali: tutti hanno lavorato bene, pur in condizioni difficili come quelle imposte dalle assurde regole del PNRR. Alla nuova Amministrazione dico che spetta a voi impegnare formalmente le risorse per le quali si sono già costruite le basi e tagliare il nastro prendendosi tutto il merito: ve lo lascio senza rimpianti perché so cosa ho fatto e cosa abbiamo fatto. Certo che occorre attivarsi e continuare il lavoro fatto per meritarsi il nastro.
La lettera di Buzzi è un invito alla responsabilità, ma anche un fermo monito contro l’uso propagandistico della vicenda. Ora spetta alla nuova amministrazione raccogliere il testimone e proseguire il lavoro per il bene della comunità.