Trasparenza a tavola: l’etichetta racconta l’origine di frutta secca e zafferano
Frutta secca. Dal 1° gennaio 2025, fare la spesa è diventato un’esperienza più consapevole. Grazie a una nuova normativa europea, anche la frutta secca e lo zafferano, come le nocciole e i pistacchi, devono obbligatoriamente indicare sulla loro etichetta il paese di provenienza.
Questa misura, che coinvolge anche prodotti come i funghi e lo zafferano coltivato nel Varesotto, offre ai consumatori un’opportunità unica di conoscere a fondo ciò che mettono nel piatto.
Un passo avanti per la trasparenza alimentare
L’obbligo di indicare l’origine degli alimenti è una conquista importante per i consumatori sempre più attenti alla qualità e alla provenienza dei prodotti. “Questa misura soddisfa le richieste dei cittadini, che desiderano fare scelte consapevoli e sostenere le produzioni locali”, afferma Pietro Luca Colombo, presidente di Coldiretti Varese.
I benefici per i consumatori
Conoscere l’origine di un alimento significa:
- Scegliere consapevolmente: I consumatori possono preferire prodotti locali, sostenendo l’economia del territorio e riducendo l’impatto ambientale legato al trasporto.
- Valorizzare il Made in Italy: L’indicazione dell’origine valorizza i prodotti italiani, come lo zafferano coltivato nel Varesotto, garantendo la qualità e l’autenticità.
- Contrastare le frodi alimentari: La tracciabilità dei prodotti rende più difficile praticare frodi alimentari e garantisce una maggiore sicurezza per i consumatori.
Le sfide future
L’obbligo di indicare l’origine è un primo passo importante, ma la strada verso una completa trasparenza alimentare è ancora lunga. “L’obiettivo è estendere l’obbligo di indicazione dell’origine a tutti gli alimenti trasformati, come le creme spalmabili e i prodotti da forno”, sottolinea Colombo. Solo così i consumatori potranno avere una visione completa della filiera alimentare e fare scelte ancora più informate.
L’impatto sul territorio
L’obbligo di etichettatura ha un impatto significativo anche sul territorio. Per le aziende agricole locali, come quelle che producono zafferano nel Varesotto, questa normativa rappresenta un’opportunità per valorizzare i propri prodotti e conquistare nuovi mercati. Inoltre, la tracciabilità dei prodotti può contribuire a migliorare la reputazione del territorio e ad attrarre nuovi investimenti.
Conclusioni
L’obbligo di indicare l’origine di frutta secca e zafferano è un segnale positivo per il futuro dell’alimentazione. Questa misura, insieme ad altre iniziative volte a garantire la trasparenza e la qualità dei prodotti alimentari, contribuisce a costruire un sistema alimentare più sostenibile e a tutela dei consumatori.
Approfondimenti:
- Il ruolo delle associazioni dei consumatori: Le associazioni dei consumatori svolgono un ruolo fondamentale nel sensibilizzare i cittadini sull’importanza di leggere le etichette e di fare scelte consapevoli.
- Le sfide della tracciabilità: La tracciabilità degli alimenti è un processo complesso che richiede l’utilizzo di tecnologie innovative e la collaborazione di tutti gli attori della filiera alimentare.
- L’impatto ambientale: La scelta di prodotti a chilometro zero può contribuire a ridurre l’impatto ambientale legato al trasporto e allo stoccaggio degli alimenti.