Fagnano Olona, Rubin, chiude, dal 1959 nel cuore di tutti. lI ristorante trattoria Rubin dopo decenni di presenza attiva in paese spegne le luci e appende la scritta “grazie” in vetrina, rivolto alla clientela.
Trattoria che vede tra i fondatori Maria Rossato (Bruna) che dedica la sua vita al ristorante lavorando fino all’età di 93 anni in cucina senza mai perdere un giorno di lavoro.
Lei è stata il collante di tutta la famiglia ed è riuscita a coniugare la passione per la cucina all’amore per figli e nipoti.
Rino Rubin naturalmente, insieme alla moglie da vita all’attività in cui cresceranno i loro tre figli, anche se il poi purtroppo viene a mancare molto presto, all’età di soli 54 anni
Da quel momento Bruna e i suoi figli decidono di proseguire l’attività, sempre con lo stampo familiare che caratterizza il Rubin dalla sua nascita, e nelle lavorazioni viene coinvolta Annamaria, la primogenita, che incomincia a dare una mano in Fiaschetteria ancora adolescente.
Poi crescendo si occuperà del bar e successivamente gestirà la sala del ristorante.
Annamaria si sposa con Rinaldo Righetto che la sosterrà nel suo lavoro con le figlie Elisa e Francesca.
Antonio Rubin invece dopo aver frequentato la scuola alberghiera di Stresa decide di fare alcune esperienze in grandi ristoranti di Milano, ma dopo la morte del padre decide di dedicarsi al ristorante di famiglia.
Sposato con Vittoria Ferrario che lo ha affiancato nei primi anni di lavoro fagnanese per poi dedicarsi ai suoi tre figli Francesco, Luca e Marco.
Luciana Rubin la più piccola di famiglia, già da bambina aiutava i genitori e la sorella Annamaria al bar per poi iniziare a lavorare nel salone del ristorante e sviluppa la sua grande passione per la pasticceria.
Anche lei ha avuto il supporto del marito Massimo Fontana che l’aiuta con Matteo, loro figlio che lavora da un paio d’anni presso la trattoria stessa.
Gli altri collaboratori sono Luigina Poletto e Marisa Rubin, nipoti dei fondatori, seguono la clientela nel salone dagli anni 80.
Essendo un ristorante a gestione familiare, tutta la famiglia si prodiga nell’aiutare durante il servizio della domenica o nei momenti di necessità.
Ben tre generazioni si sono trovate dietro il bancone del Rubin, che non era ovviamente come lo vediamo noi oggi.
I primi passi furono nel 1959 con l’apertura della Fiaschetteria dove iniziano a vendere e a consegnare il vino a casa
Nel 1962 sono stati inseriti, in maniera innovativa, all’interno dei locali il biliardo, Jukebox, il calcetto e in molti si trovano a giocare con questi nuovi dispositivi, oltre ovviamente alla classica partita carte.
Inizia così l’attività di bar che prosegue fino al 1972, quando la signora Bruna inizia a preparare nella cucina di casa sua le prime porzioni dei pasti per i muratori che lavorano nelle vicinanze
Di giorno in giorno si appassiona a questo mestiere, dopo tre anni, decidono di dare il via ufficialmente l’attività di ristorazione.
Nel 1979 invece viene a mancare il fondatore Rino Rubin, e il suo secondogenito Antonio, che come dicevamo ha frequentato la scuola alberghiera di Stresa decide di abbandonare le esperienze lavorative che stava vivendo in rinomati ristoranti per dedicarsi all’attività di famiglia
Negli anni Ottanta l’attività prende sempre più piede e oltre ai tre figli iniziano ad aiutare anche le cugine di famiglia Luigina e Marisa.
Il Rubin non è stato solo un ristorante fine a se stesso ma aveva anche un ruolo sociale perché dava spazio anche a molte associazioni culturali o sportive che si ritrovavano la sera con i soci tra i locali del ristorante
Inoltre il Rubin è stato anche sede ufficiale di numerose associazioni come la ciclistica Fagnano nuova, l’associazione Cacciatori, l’associazione combattenti, l’associazione tiro al piattello ed altre che saltuariamente trovavano rifugio tra le mura amiche e familiari
Come tipologia di lavoro dal lunedì al venerdì era modalità trattoria, dove con tempi la record e specializzata in piatti della tradizione tipica Lombardo Veneta si serve il pranzo a un numero elevato di muratori, posatori, operai di passaggio e lavoratori di ogni tipo.
La Domenica invece si trasforma in un ristorante, si lavora su prenotazione e il mitico risotto con i funghi porcini e immancabile nel menu dei vari banchetti, affiancato ai piatti della tradizione.
È quasi impossibile trovare una famiglia fagnanese che non sia andata per un anniversario, una ricorrenza o la comunione dei figli a mangiare presso il ristorante Rubin.
Inoltre ci sono sempre stati appuntamenti fissi, da quello delle classi dei coscritti, ai battesimi, alle comunioni, le cresime, il matrimonio, e ogni tipo di ricorrenza che la clientela vuole festeggiare
Durante i primi anni di attività il ristorante era aperto anche nelle grandi festività come Natale, Pasqua, Capodanno, Carnevale, dove venivano organizzate vere e proprie feste della Taverna del locale con la possibilità di poter ballare e ascoltare musica tutta sera in compagnia.
La Trattoria Rubin serve quotidianamente pasti a diverse tipologie di lavoratori; si inizia alle 12:00 con operai, muratori, elettricisti, fino alle 13:30-14 dove si passa ai dipendenti comunali, bancari, e impiegati
Ci sono poi anche alcuni clienti che sono molto affezionati al ristorante e ogni giorno decidono di pranzare al Rubin grazie alla vasta scelta del menu con quattro primi, quattro secondi, diversi contorni e i dolci.
Oltre alle famiglie e ai lavoratori, è un classico trovare al Rubin, sacerdoti e suore che operano sul territorio o che sono comunque transitati in paese negli anni.
Ci sono da ricordare alcuni personaggi pubblici che hanno scelto di fermarsi a mangiare da Rubin come Ivan basso, Vladimiro Panizza, Maria Fida Moro, Magdi Allam, e soprattutto il cardinale Paolo VI prima di diventare Papa.
Il ristorante trattoria Rubin non è solo un luogo di lavoro ma è un punto di riferimento per le famiglie fagnanesi e non solo, per la sua storicità di impresa e perché la grande armonia di famiglia, nonostante vari imprevisti e difficoltà non è mai venuta meno ed anzi si è rivelata un collante formidabile anche con l’inserimento delle nuove generazioni.
Anna, Antonio e Luciana ci tengono molto a salutare e ringraziare tutte le persone che hanno viaggiato con loro dal 1959 fino al capolinea odierno.
“Con oggi questo bellissimo viaggio si conclude.
Volevamo ringraziare tutte le persone che nel corso di questi anni sono passate nel nostro locale: chi con frequenza quotidiana, chi ha voluto festeggiare con parenti e amici e chi ogni anno si dava appuntamento “al Rubin” per ritrovare i propri coscritti.
Tutto questo non sarebbe stato possibile senza i nostri genitori, in particolare nostra mamma che con amore e passione ha dedicato la sua vita alla nostra trattoria.
Un grazie speciale va a tutte le persone che ci hanno aiutato a portare avanti la nostra attività.
In primis Marisa che è stato un quotidiano aiuto sin dal principio, Antonietta instancabile lavoratrice, Matteo il nostro cameriere/liutaio che ha affiancato la nonna Bruna, Luigina sempre disponibile per noi e a tutte le persone che nel corso di questi anni ci hanno sostenuto con il loro aiuto: Rinaldo, Elisa, Francesca, Vittoria, Ausilia e Francesco”.
La notizia non è certo passata soototraccia in paese,tante le testimonianze e l’affetto che testimoniano quanto questa attività era diventata un punto di riferimento e nel cuore di tutti.
Fagnano Olona, Rubin, chiude, dal 1959 nel cuore di tutti
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