Arresto a Vicenza: Falsa Operatrice Socio Sanitaria Accusata di Omicidio e Altri Crimini
Vicenza, 18 dicembre 2024 – I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Vicenza hanno arrestato una donna di 46 anni. L’accusa: omicidio aggravato, tentato omicidio, rapina, spaccio di medicinali e autoriciclaggio.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal G.i.p. del tribunale di Vicenza su richiesta della Procura della Repubblica berica. L’arresto è il risultato di un’indagine durata nove mesi.
La Falsa Operatrice a Vicenza
La donna arrestata aveva lavorato nel commercio, prima come commessa e poi come titolare di un negozio di profumeria. Abile nell’ingannare, riusciva a far sembrare vere le sue menzogne. In due casi, ha scritto e letto lettere di commiato durante funerali. La vicenda è iniziata con una denuncia alla stazione dei Carabinieri di Breganze nel marzo 2024. La denuncia riguardava la morte di un’anziana e il peggioramento della salute di due anziani coniugi.
Le Indagini
La Procura della Repubblica ha coordinato le indagini, delegate ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Vicenza. L’analisi dei social network ha rivelato che la donna aveva ottenuto incarichi tramite gruppi locali su Facebook, approfittando della difficoltà nel reperire badanti qualificate. Millantava qualifiche sanitarie e somministrava sovradosaggi di medicinali neurodepressori come Xanax, Tavor, Lorazepam e Trittico. La donna è accusata della morte di un’anziana e del tentato omicidio di altre quattro persone.
Rapina e Autoriciclaggio
L’arrestata è anche accusata di rapina aggravata. Avrebbe stordito un’anziana con benzodiazepine e rubato preziosi per un valore di € 3.000. Rivendeva i preziosi a vari comproro della zona, causando la contestazione di autoriciclaggio. La donna riusciva a far ricadere la colpa sulla vittima, ingannando i familiari.
Gli Anziani Assistiti
Le indagini hanno dimostrato che tutti gli anziani assistiti dall’indagata presentavano sintomi di torpore, stordimento e difficoltà a reggersi in piedi. Sintomi non causati dalle loro malattie e mai manifestati prima. Coloro che hanno interrotto il rapporto con l’indagata non hanno più avuto tali problemi. La donna è una consumatrice assidua di benzodiazepine e acquistava grandi quantità di questi farmaci, spesso senza prescrizione medica valida.
Perquisizioni e Accertamenti
Il 19 dicembre, su richiesta della Procura della Repubblica di Vicenza, è stato eseguito un decreto di perquisizione in tre farmacie della zona. Le perquisizioni sono ancora in corso. La Procura ha anche disposto una consulenza tecnico-medico-legale e esami tossicologici forensi, che hanno confermato il sovradosaggio di sostanze neurodepressive come causa dei malori e, in un caso, della morte.
Collaborazioni
Le indagini hanno beneficiato del contributo della Direzione Generale e Medica dell’AULSS 8 berica, dell’UOC-sistemi informativi di Azienda Zero della Regione Veneto e di alcuni medici di fiducia. Questi enti hanno organizzato servizi mirati di assistenza domiciliare, essenziali per lo sviluppo dell’indagine.
Conclusione
L’arresto di questa falsa operatrice socio-sanitaria a Vicenza rappresenta un importante passo avanti nella tutela degli anziani. Le accuse sono gravi: omicidio, tentato omicidio, rapina, spaccio di medicinali e autoriciclaggio. Le indagini proseguiranno per accertare tutte le responsabilità. Le misure adottate sono state prese di iniziativa dal Comando procedente. La colpevolezza sarà definitivamente accertata solo con una sentenza irrevocabile di condanna.