Lo dichiara il senatore della Lega Salvini Enrico Montani, commentando la legge contro l’omotransfobia che non è stata approvata a Palazzo Madama.
“Al riguardo – dice Montani – ritengo di aver assunto sin da subito una posizione molto equilibrata, valutato che il testo scritto dal deputato Pd conteneva errori e nodi giuridici che sono stati via via sottolineati, peraltro, anche da illustri giuristi, oltre che dalla Cei e dalla Santa Sede.
La mediazione è risultata, dunque, impossibile e il risultato in aula è quello che tutti conosciamo, comprese purtroppo le urla che non mi hanno certo visto protagonista.
Nemmeno oggi, a mente fredda – prosegue Montani – riesco a dare la colpa a qualcuno, semplicemente perché a prevalere è stato il voto di coscienza e a parlare sono stati i fatti, noi della Lega già da tempo avevamo previsto quanto sarebbe accaduto. Falso, poi, ritenere che omosessuali e transgender siano da oggi sono meno tutelati.
Ma adesso – prosegue Montani – dobbiamo guardare avanti. Da dove ripartire? La linea è stata già tracciata da Matteo Salvini: dalle proposte che abbiamo formulato insieme al centrodestra contro discriminazioni e violenza, senza intaccare libertà di espressione e di educazione.
Perché sia chiaro a tutti che la nostra bocciatura non era sul tema della legge, ma sul testo. Si ripartirà, dunque, da un testo completamente nuovo – conclude Montani – con il centro destra ancor più compatto di prima e deciso a lavorare su una proposta di buon senso”.