Commemorazione dei Caduti della Polizia di Stato e dei Defunti.
La Questura di Varese ha Commemorato i Caduti della Polizia di Stato e i Defunti.
COMMEMORAZIONE DEI CADUTI DELLA POLIZIA SI STATO E DEI DEFUNTI
Ieri, 2 novembre 2024, la Questura di Varese ha commemorato i caduti della Polizia di Stato e tutti i defunti con una cerimonia solenne e una Santa Messa in loro suffragio.
Ieri, 2 novembre 2024, in occasione della Commemorazione dei Defunti, la Questura di Varese ha onorato i caduti della Polizia di Stato e tutti i defunti con una cerimonia solenne dedicata alla memoria e al ricordo di chi ha dato la vita nel servizio al Paese.
La commemorazione si è svolta presso la Questura di Varese e ha previsto la deposizione di una corona al monumento in memoria dei Caduti della Polizia di Stato, situato nel cortile della Questura. Alla cerimonia hanno partecipato il Questore, il Vicario, il Prefetto, le famiglie delle Vittime del Dovere, Dirigenti e Funzionari della Questura, i Presidenti della Sezione A.N.P.S. e il Cappellano della Polizia di Stato.
Successivamente, il Cappellano Don Giorgio Spada ha officiato una Santa Messa in suffragio dei caduti e di tutti i defunti.
In questo giorno di raccoglimento, la Questura di Varese ha reso omaggio a coloro che hanno lasciato un esempio di dedizione e sacrificio. Il loro ricordo è una guida costante per tutti noi e un richiamo al valore del servizio alla comuni
Verso il 4 Novembre: il perché della festività nazionale
Verso il 4 Novembre.
Il 4 novembre si celebra la “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”, in ricordo della fine della Prima Guerra Mondiale.
L’Italia il 4 novembre ricorda, commemorando i suoi Caduti, l’Armistizio di Villa Giusti (entrato in vigore il 4 novembre 1918) che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, e portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale.
Stato unitario solo dal 1861, l’Italia entrò nel conflitto con ancora vive le emozioni e le convinzioni risorgimentali.
Fu quella la prima drammatica esperienza collettiva che si verificava dopo la proclamazione del Regno.
L’impegno militare lungo il confine nord-orientale, dallo Stelvio agli altipiani d’Asiago, dalle Dolomiti all’Isonzo e fino al mare, fu la testimonianza di quel profondo sentimento di amor di Patria che animò i nostri soldati e gli Italiani in quegli anni.
L’Italia dimostrò di essere una Nazione e alimentò questo senso di appartenenza con la strenua resistenza sul Grappa e sul Piave, fino alle giornate di Vittorio Veneto.
Per onorare i sacrifici dei soldati caduti a difesa della Patria il 4 novembre 1921 ebbe luogo la tumulazione del “Milite Ignoto”, nel Sacello dell’Altare della Patria a Roma.
Con il Regio decreto n.1354 del 23 ottobre 1922, il 4 Novembre fu dichiarato Festa nazionale.
Oggi, ai Caduti di tutte le guerre, in occasione del 4 novembre e nei giorni immediatamente precedenti, le più Alte Cariche dello Stato rendono omaggio recandosi nei Luoghi della Memoria.
Le Forze Armate, ricordando la raggiunta unità nazionale, onorano il sacrificio di oltre seicentomila Caduti e di tante altre migliaia di feriti e mutilati, con sentimento di gratitudine che la festa del 4 novembre vuol mantenere vivo poiché è dall’esperienza della storia che nascono i valori irrinunciabili di una Nazione. Il significato del ricordo della Grande Guerra non è quello della celebrazione di una vittoria, o della sopraffazione del nemico, ma è quello di aver difeso la libertà, raggiungendo una unità tanto difficile quanto fortemente voluta.
La legge 1 marzo 2024, n.27 ha sancito l’istituzione della “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate” quale festa nazionale, riconoscendo tangibilmente la fiducia e il rispetto che i cittadini e le istituzioni attribuiscono alle proprie Forze Armate.
San Michele Arcangelo proclamato patrono della Polizia di Stato
La Polizia di Stato di Varese al Salone dei Mestieri e delle Professioni