E’ stato un grande successo a Trecate per le giornate d’autunno del FAI con oltre mille visitatori per la Chiesa di San Francesco e il Monastero.
Grande successo a Trecate
La Delegazione Fai di Novara e il Gruppo Ovest Ticino hanno selezionato la chiesa di San Francesco e il monastero delle Sorelle Ministre della Carità. Nel fine settimana del 12/13 ottobre i due luoghi sono stati aperti al pubblico ed è stato un grande successo a Trecate.
“Una risposta del pubblico davvero molto soddisfacente, segno che i monumenti trecatesi riscuotono grande interesse sul piano artistico e architettonico”. E’ il commento del sindaco Federico Binatti, dell’assessore alla Biblioteca Civica Fortunata Patrizia Dattrino e del consigliere incaricato alla Cultura Mauro Bricco.
“Per questa edizione – ricordano il sindaco, l’assessore – la Delegazione Fai di Novara e il Gruppo Ovest Ticino hanno selezionato nella nostra città la chiesa di San Francesco e il monastero delle Sorelle Ministre della Carità.”
“In tutto hanno partecipato 1.034 visitatori, accompagnati dai giovani ciceroni dell’Iis “Pascal” di Romentino e del Liceo artistico, musicale e coreutico “Casorati” di Novara. – hanno continuato – Di questi visitatori 472 hanno voluto conoscere in maniera più approfondita la chiesa di San Francesco, mentre 562 si sono orientati sul monastero. Ringraziamo la Delegazione novarese e il Gruppo Ovest Ticino del Fai e tutte le persone che hanno lavorato affinché i beni trecatesi potessero essere valorizzati grazie a questa iniziativa”
Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI)
Il FAI è una fondazione senza scopo di lucro nata nel 1975, sul modello del National Trust, con il fine di tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano.
L’attività del FAI, coerentemente con la sua missione, si concretizza in tre ambiti:
- la protezione di Beni artistici e naturalistici;
- la sensibilizzazione delle persone al valore del patrimonio paesaggistico e monumentale;
- la mobilitazione attiva per proteggere il paesaggio a rischio.
Fu Elena Croce, figlia del grande filosofo Benedetto, che spinse l’amica Giulia Maria Mozzoni Crespi a impegnarsi per creare in Italia una fondazione sulla falsariga del National Trust britannico. Quando la trovò, in mezzo ai castagni toscani, le disse con tono imperioso e perentorio di fondare un National Trust italiano. “Ma lassù c’è il porridge e noi mangiamo gli spaghetti, lassù piove e qui splende il sole; vedo poche analogie!”, rispose l’amica.
L’idea di Elena Croce divenne realtà grazie all’entusiasmo e il sostegno di Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli. Fu con loro che Giulia Maria Mozzoni Crespi 28 aprile 1975 firmò l’atto costitutivo e lo statuto del FAI: una dichiarazione d’intenti di persone decise a fare qualcosa di concreto per il nostro Paese.
Le donazioni
A dare il via alle attività FAI fu la prima donazione ricevuta: la splendida Cala Junco donata da Pietro di Blasi, a Panarea, nelle Eolie, una caletta dalle acque cristalline. Seguirono il Monastero di Torba, comprato e donato dalla stessa presidente Crespi, l’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli, fino alle ultime significative acquisizioni dei Giganti della Sila a Spezzano della Sila, del Podere Case Lovara a Punta Mesco, delle Saline Conti Vecchi a Cagliari.
Il primo Bene donato è Cala Junco, all’estremità occidentale dell’isola di Panarea. Seguono il Monastero di Torba, complesso di origini romane in provincia di Varese, e il Castello di Avio, con un mastio del XI secolo ai piedi della Val Lagarina (Trento).
Il primo grande restauro
Il Monastero di Torba, (che nel 2011 verrà dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco) è il primo Bene che il FAI ha restaurato. E’ stato un lavoro durato 8 anni far riaffiorare le mura dell’avamposto romano e gli affreschi longobardi dell’VIII/IX secolo.
Le giornate FAI di primavera
Nel 1993 vennero aperte per la prima volta le porte di 90 luoghi in 32 città. E’ nato così un evento chiave del FAI, che dopo 25 edizioni conterà 10.000.000 visitatori e coinvolgerà 123.000 volontari.
Trecate 15 ottobre 2024