Sappe. Il Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria (SAPPE) ha lanciato un appello urgente al Ministro della Giustizia Carlo Nordio, chiedendo una riforma radicale della giustizia minorile in Italia.
La richiesta del SAPPE segue una serie di gravi episodi, culminati in un’evasione e una rivolta presso l’Istituto Penale per Minorenni (Ipm) Beccaria di Milano.
La denuncia del SAPPE
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha espresso forti critiche nei confronti della gestione del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità (DGMC), guidato da Antonio Sangermano. Secondo Capece, i recenti eventi sono la conferma di una gestione inadeguata, che mette a rischio la sicurezza degli istituti e il benessere del personale di Polizia Penitenziaria.
Capece sottolinea come il SAPPE avesse già previsto e denunciato la possibilità di tali eventi. “Quel che è avvenuto è davvero sconcertante”, ha dichiarato Capece, riferendosi ai disordini avvenuti al carcere minorile Beccaria. Secondo il segretario, la situazione è sintomatica di lacune gestionali che compromettono gravemente la sicurezza dell’istituto e la protezione del personale.
### Appello al Ministro Nordio
Capece ha chiesto un intervento diretto del Ministro Nordio per affrontare le criticità segnalate. “Sono mesi che chiediamo al Capo Dipartimento Sangermano di intervenire a tutela del personale che opera in prima linea”, ha detto Capece. Tuttavia, secondo il SAPPE, le richieste sono state ignorate e la situazione continua a peggiorare. “Le rivolte e le aggressioni continuano senza provvedimenti concreti”, ha aggiunto Capece, denunciando l’assenza di misure efficaci da parte del DGMC.
### Un problema diffuso
Il segretario del SAPPE ha anche evidenziato come i problemi non siano limitati al carcere Beccaria di Milano. Capece ha elencato una serie di istituti penitenziari minorili in Italia, tra cui quelli di Palermo, Catania, Acireale, Torino, Treviso, Bologna, Casal del Marmo a Roma, Nisida e Airola, dove si registrano con preoccupante frequenza episodi di violenza e disordini.
Capece ha inoltre sottolineato l’aumento della complessità della popolazione detenuta nei carceri minorili, con detenuti sempre più giovani ma già con profili criminali rilevanti, e adulti fino a 25 anni che continuano a essere ristretti in tali istituti. “La realtà detentiva minorile italiana è più complessa e problematica di quanto si possa immaginare”, ha avvertito Capece, aggiungendo che le politiche di gestione non sono state adeguate al cambiamento della popolazione detenuta.
### La gestione del DGMC
Il SAPPE accusa il DGMC di non aver adottato le misure necessarie per affrontare questi cambiamenti. Capece ha denunciato quella che definisce come “un’implosione del sistema penitenziario minorile”, causata da una gestione inefficace e disattenta. Il segretario ha criticato il DGMC per aver assistito in silenzio al deterioramento della situazione, senza prendere provvedimenti concreti per fermare la spirale di violenza e disordine.
### Le richieste del SAPPE
Di fronte a questa situazione, il SAPPE non intende restare in silenzio. Capece ha ribadito la necessità di riformare l’intero sistema della giustizia minorile, adeguandolo alle nuove sfide. “Non sarà certo un atto di arroganza del DGMC a fermare le nostre denunce e i nostri richiami”, ha affermato Capece, confermando l’impegno del sindacato nel continuare a lottare per una giustizia minorile più sicura ed efficace.
### Conclusione
L’appello del SAPPE al Ministro Nordio mette in luce una crisi profonda nella gestione della giustizia minorile in Italia.
I ripetuti episodi di violenza nei carceri minorili, culminati nell’evasione e nella rivolta al Beccaria di Milano, richiedono un intervento urgente e deciso da parte delle autorità competenti.
Il SAPPE chiede una riforma radicale, per proteggere sia i detenuti che il personale di Polizia Penitenziaria, e per garantire la sicurezza e l’efficacia del sistema penitenziario minorile italiano.