Arrestato imprenditore varesino, per un valore complessivo di circa 400 mila euro
L’imprenditore varesino, è stato posto agli arresti domiciliari, con l’accusa di :
- bancarotta fraudolenta aggravata;
- occultamento della documentazione contabile;
- autoriciclaggio.
Ad eseguire l’arresto è stata proprio la guardia di Finanza di Taranto, su disposizione della Procura della Repubblica locale.
L’indagine risale al 2022, quando si verificò il fallimento di una società gestita dall’imprenditore in questione, operante nel settore della fabbricazioni di macchinari e attrezzi impiegate nelle industrie chimiche petrolchimiche e petrolifere.
La società in fallimento, avrebbe trasferito la sua sede da Tradate, a Taranto, proprio nella fase prefallimentare.
L’accusa
L’imprenditore è accusato, insieme ad altri 5 indagati, di aver dirottato l’intero patrimonio dell’azienda, (del valore complessivo di circa 1 milione di euro, sottoposta alla procedura concorsuale), in 2 società con sede in provincia di Varese.
Le due società avrebbero illegittimamente beneficiato delle disponibilità finanziarie, del patrimonio aziendale, e delle maestranze, appartenenti all’azienda dichiarata in fallimento, e pertanto impossibilitata ad operare.
Il sequestro
Sequestrato l’intero capitale aziendale, insieme alle quote sociali appartenenti delle imprese che beneficiavano del patrimonio della società fallita.