Venerdì 15 Ottobre alle ore 21.00 riprende la rassegna del Teatro Civile – Nuovi Orizzonti, con uno spettacolo teatrale che racconta la forza dei grandi guerrieri, modelli per gli uomini di oggi.
14 Ottobre 2021
Saronno (Va)
“Furiosa mente” di Lucilla Giagnoni
Domani Venerdì 15 Ottobre, al teatro Giuditta Pasta di Saronno, riprenderà la rassegna del Teatro Civile – Nuovi Orizzonti, con lo spettacolo “Furiosa Mente” di Lucilla Giagnoni, che racconta il coraggio dei grandi eroi del passato.
Lo spettacolo si rifà ad un’opera classica, l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, rifacendosi anche alla struttura dei videogiochi e ad una sorta di percorso iniziatico che permette allo spettatore di cercare anche in se stesso il proprio “guerriero interiore” e avere così più consapevolezza di sè stesso.
“Furiosa mente” di Lucilla Giagnoni
Lucilla Giagnoni si è ispirata a temi come la connessione globale, la mondializzazione e l’ampliamento della circolazione delle informazioni.
Con questo spettacolo si chiede di ispirarsi ad Ulisse che varca i confini della conoscenza, alla Torre di Babele ai costruttori delle ziggurat e delle Piramidi, ad Alessandro Magno, a Napoleone, a Marco Polo, Cristoforo Colombo, Leonardo, Galilei e Newton.
La complessità, non piu’ la linearità, è quella che ci permette di codificare ciò che ci circonda oggi come oggi, ma soprattutto la nostra Mente ci permette di entrare in connessione con il mondo, con la Natura e con gli altri.
Nella vita possiamo capire, prendere coscienza e scegliere, che significa combattere una battaglia.
La battaglia è infatti la condizione dinamica della nostra esistenza, ma soprattutto la nostra mente ci permette di avere la vigilanza, la forza e la compassione dei “guerrieri”, come nell’ Antigone, nell’Orlando Furioso, nell’Iliade e in Stars Wars, fino ad arrivare a chi difende la propria terra e il proprio diritto a vivere.
“Furiosa mente” di Lucilla Giagnoni
Questo spettacolo è prodotto da CTB – Centro Teatrale Bresciano, e si avvale delle luci e del video di Massimo Violato e delle musiche originali di Paolo Pizzimenti, mentre la collaborazione ai testi è di Maria Rosa Pantè.
Francesca Cavellini