Assolta Melina Aita per l’omicidio del marito, la donna era stata condannata all’ergastolo per l’omicidio del marito Antonino Faraci.
La sentenza della corte d’Assise d’Appello
Colpo di scena in Corte d’Assise d’Appello: torna in libertà Melina Aita, condannata all’ergastolo nel 2014 per la morte del coniuge
Assolta Melina Aita, la Corte d’Assise d’Appello di Milano ha ribaltato la sentenza di primo grado che aveva condannato la donna all’ergastolo.
La sentenza di condanna
Nel dicembre del 2018 la Corte d’Assise del Tribunale di Busto Arsizio aveva condannato a fine pena mai la donna e due tunisini, Bechir Baghouli e Slaheddine Ben H’Mida.
La corte riteneva che i due tunisini che erano fuggiti dall’Italia fossero gli autori materiali del delitto.
L’omicidio
L’omicidio del settantaduenne Antonino Faraci avvenne il 12 aprile 2014 nell’abitazione in via Briante a Somma Lombardo.
Chi ha ucciso Antonino Faraci lo ha fatto mentre era steso sul divano e non è riuscito a difendersi dai colpi inferti con una statuetta e con un coltello.
L’assassino lo ha lasciato a terra agonizzante e lo ha colpito sul collo anche dopo che era già morto.
Le indagini della scientifica avevano collegato tracce di DNA rilevate sulla scena del delitto con quelle prelevate su una giacca appartenente a Bechir Baghouli.
Fu la stessa moglie a trovare il cadavere a dare l’allarme, raccontando di essere rientrata a casa e di averlo trovato in una pozza di sangue.
Dopo una settimana i carabinieri l’avevano arrestata e avevano poi identificato i due tunisini, ritenendoli suoi complici.
Il processo celebrato a Busto Arsizio aveva portato alla condanna della donna e dei due tunisini.
I tre, secondo l’accusa, avrebbero organizzato l’omicidio fingendo una rapina in casa.
La sentenza della Corte d’Assise d’Appello Ieri assolve Melina Aita e Ben H’Mida e riduce la pena di Baghouli a 24 anni.
I due tunisini sono ancora latitanti.