Offerte di lavoro, 23.05.2024

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Il contratto di lavoro a chiamata: come funziona e quanto viene pagato

Il contratto di lavoro a chiamata, o contratto intermittente, è una tipologia di contratto di lavoro subordinato che si caratterizza per la sua flessibilità.

Come funziona?

Prestazioni su chiamata: Il datore di lavoro può contattare il lavoratore quando ha bisogno della sua prestazione lavorativa, senza che vi sia un orario di lavoro predeterminato.
Disponibilità: Il lavoratore è tenuto a rimanere a disposizione del datore di lavoro durante gli orari concordati nel contratto.
Preavviso: Il datore di lavoro deve comunicare al lavoratore il suo bisogno con un preavviso minimo, solitamente di un giorno lavorativo.
Due tipologie: Esistono due tipologie di contratto a chiamata:
- Con obbligo di risposta: Il lavoratore è obbligato ad accettare la chiamata del datore di lavoro e a presentarsi per lavorare. In cambio, riceve un’indennità di disponibilità.
- Senza obbligo di risposta: Il lavoratore è libero di rifiutare la chiamata del datore di lavoro. In questo caso, non riceve alcuna indennità di disponibilità.

Quanto viene pagato?

Compenso per ogni prestazione: Il lavoratore viene retribuito per ogni prestazione lavorativa effettivamente svolta, in base alle normali tariffe applicate per quel tipo di lavoro.
Indennità di disponibilità: Nel caso di contratto con obbligo di risposta, il lavoratore riceve un’indennità di disponibilità per ogni ora in cui è tenuto a rimanere a disposizione del datore di lavoro, anche se non viene chiamato.
Minimo garantito: In alcuni casi, il contratto può prevedere un minimo garantito di ore di lavoro mensili, per garantire al lavoratore un reddito minimo.

Vantaggi e svantaggi

Vantaggi per il datore di lavoro:

Flessibilità: Può disporre della manodopera solo quando ne ha bisogno.
Riduzione dei costi: Non paga le ore di inattività dei lavoratori.

Vantaggi per il lavoratore:

Flessibilità: Può conciliare il lavoro con altre attività.
Opportunità di lavoro extra: Può essere utile per integrare il proprio reddito.

Svantaggi per il datore di lavoro:

Difficoltà di reperire manodopera: Potrebbe avere difficoltà a trovare lavoratori disponibili quando ne ha bisogno.
Maggiore onere amministrativo: Deve gestire la chiamata e la retribuzione dei lavoratori in modo flessibile.

Svantaggi per il lavoratore:

Precarietà: Non ha un reddito fisso e sicuro.
Mancanza di tutele: Potrebbe non avere diritto a tutte le tutele previste per i lavoratori a tempo pieno, come ferie e malattia.

Casi d’impiego frequenti

Il contratto a chiamata è spesso utilizzato in settori dove la domanda di lavoro è fluttuante, come:

Turismo: Hotel, ristoranti, bar
Commercio: Negozi, supermercati
Agricoltura: Raccolta stagionale
Spettacolo: Teatri, cinema
Eventi: Fiere, concerti

Limiti

La durata complessiva del contratto a chiamata per un lavoratore presso lo stesso datore di lavoro non può superare i 400 giorni nell’arco di 3 anni solari, con alcune eccezioni per i settori del turismo, pubblici esercizi e spettacolo.

Normativa

Il contratto di lavoro a chiamata è disciplinato dall’articolo 19 del Decreto Legislativo n. 81/2015, noto anche come Jobs Act.

Conclusione

Il contratto di lavoro a chiamata può essere una buona opportunità per chi cerca un lavoro flessibile e per le aziende che hanno bisogno di manodopera solo in alcuni periodi dell’anno. Tuttavia, è importante essere consapevoli dei suoi limiti e delle sue caratteristiche prima di stipulare un contratto di questo tipo.

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