Si sono ritrovate alle 20.45 in Piazza XX settembre a Varese.
Sono un buon numero di donne varesine, chiedono luce in una città buia, attraversato le vie più “problematiche” della città con una torcia accesa in mano. Chiedono più sicurezza che è poi la libertà di potersi muovere liberamente nella proprio città che dev’essere una città che garantisca la sicurezza.
La loro richiesta è stata accolta dal candidato sindaco Matteo Bianchi che ha aperto il corteo.
La fiaccolata composta ma dimostrativa è partiva dalla piazza del Politeama per passare dalle stazioni, via Piave, Piazza della Repubblica e disperdersi poi nel centro città.
In effetti erano solo le 21.00 non tardi per trovare una Varese svuotata, per le vie solo “loro” quello che fanno paura! Il corteo incontra ubriachi, “svaccati” tra vetri di bottiglie rotte. Alcuni cantano, altri dormono per terra sulle aiuole di Piazza della Repubblica
Per una mezz’ora lo spaccio deve fermarsi, sono tutti in attesa che la fiaccolata liberi il loro mercato, luogo spesso anche di violenti liti
Il corteo non è solo di donne, al serpentone si uniscono anche uomini, mariti e padri, convinti che la sicurezza sia un “bene” primario, un atto di civiltà che la città deve ai suo cittadini.