Grande partecipazione al Circolo Filologico di Milano per la presentazione del libro di Mariacristina Merola “CHIAMO L’AVVOCATO – GIUSTIZIA E TRIBUNALI ISTRUZIONI PER L’USO”, pubblicato da Il Sole 24 ORE, e dal 16 settembre scorso acquistabile in tutte le librerie italiane.
Durante l’incontro moderato dal giornalista Giovanni Negri, de Il Sole 24 Ore, si sono confrontati l’autrice, l’Onorevole Dr. Gabriele Albertini – Sindaco emerito di Milano, e l’Avvocato Vinicio Nardo, Presidente Ordine degli Avvocati di Milano.
L’avvocato che non c’era: “Nel corso della mia carriera” racconta Mariacristina Merola, “mi sono resa conto di quanta ansia e quanti dubbi agitano le persone nei confronti degli avvocati. E soprattutto della sfiducia dell’opinione pubblica nei confronti del sistema giudiziario, al punto che spesso le persone rinunciano addirittura a tutelare i propri diritti”.
Lo esplicita significativamente anche il Sindaco Emerito di Milano, Gabriele Albertini ,nella sua prefazione al volume, citando un vecchio proverbio milanese: “L’è mei un rat in boca al gatt che un cristian in man a un avucàt“, ovvero meglio un topo in bocca al gatto che un cristiano in mano a un avvocato.
“Manca, secondo me” commenta l’Autrice, “una figura di professionista che offra un consulto iniziale per indirizzare al meglio il cliente analizzando il suo caso, i fatti e i documenti, dandogli un primo orientamento che gli consenta di muoversi correttamente risparmiando tempo e denaro”.
Sono tanti gli interrogativi, quando si pensa di dover ricorrere a un avvocato. Trasmettere almeno una conoscenza di base dei meccanismi fondamentali che governano il nostro sistema giustizia, è il motore che ha spinto l’avvocato Mariacristina Merola a scrivere questo libro.
“Manca, secondo me” commenta l’Autrice, “una figura di professionista che offra un consulto iniziale per indirizzare al meglio il cliente analizzando il suo caso, i fatti e i documenti, dandogli un primo orientamento che gli consenta di muoversi correttamente risparmiando tempo e denaro”.
L’obiettivo del libro dell’avvocato Merola, quindi, è offrire al normale cittadino, ovviamente digiuno di competenze in ambito legale, uno strumento semplice per capire finalmente come funziona il nostro sistema giudiziario, i suoi meccanismi, i tempi e i costi.
Intento che l’avvocato Merola persegue già da tempo sui suoi social network, divulgando senza tanti complimenti o perifrasi gli aspetti più cruciali visti da una insider esperta, competente e mossa dalle migliori intenzioni, dal punto di vista professionale e sociale.
In un linguaggio semplice e scorrevole, con molti esempi concreti per rendere tutto più comprensibile e a prova di ansia, tratta esclusivamente l’ambito civile, che più di altri influisce tutti i giorni sulla nostra vita e sulle nostre azioni.
Ogni capitolo tratta diffusamente un argomento: come scegliere l’avvocato; quali sono i suoi doveri deontologici e le responsabilità in cui incorre se non li rispetta; quanto e quando pagarlo, se e come contestare una parcella. Inoltre spiega come distinguere un atto ben scritto da uno che non lo è; come si svolge un processo nelle sue varie fasi; come capire se convenga o meno intraprendere una causa e le alternative per evitare un giudizio; che cosa fanno i giudici, che cosa accade in udienza, che cosa si può fare in Appello e che cosa in Cassazione.
Il racconto di casi realmente accaduti rende il contenuto più leggero e immediato e la consultazione è estremamente agile in qualsiasi momento: i concetti più importanti sono evidenziati nel testo con un font differente, racchiusi in un box che li rende facilmente reperibili. E al termine di ogni capitolo un riepilogo ne sintetizza il contenuto in uno schema semplice ed esaustivo.
Una formula di struttura e di linguaggio che nelle intenzioni dell’Autrice lo rende uno strumento per tutti, perché offre informazioni e indicazioni utili per la vita quotidiana, aiuta ad esercitare al meglio i propri diritti e a compiere scelte più consapevoli.