Lara Comi: “Sono innocente, farò appello”
Lara Comi. L’eurodeputata di Forza Italia commenta la sentenza di primo grado che la condanna a 4 anni e 2 mesi per corruzione e truffa ai danni dell’Unione Europea.
“Ritengo che la sentenza sia ingiusta e contraddittoria: l’affermazione di responsabilità si fonda solo su elementi indizianti opinabili”, ha dichiarato Comi.
“Quel che più mi colpisce è la violazione, in mio danno, della presunzione di innocenza:
in quanto si ipotizza che potrei, come parlamentare eletto direttamente dai cittadini, commettere altri reati in danno del Parlamento Europeo.
Istituzione che ho sempre servito con dedizione e passione nell’interesse dei cittadini”.
Il difensore dell’eurodeputata, l’avvocato Gian Piero Biancolella, ha dichiarato che la sentenza non tiene in considerazione i criteri indicati dalla Suprema Corte di Cassazione in tema di valutazione degli indizi.
“Inoltre, non è stato tenuto in debita considerazione l’apporto probatorio documentale prodotto dalla difesa a riprova della trasparenza dell’operato dell’On. Comi”, ha aggiunto Biancolella.
“L’assunzione della madre dell’On. Comi quale assistente parlamentare è il frutto di un errore del terzo erogatore e l’ammontare di quanto erroneamente percepito è stato interamente restituito al Parlamento Europeo”.
**La sentenza, ha concluso Biancolella, offre “ampi spazi argomentativi in fatto e in diritto per richiedere, con l’atto di appello, il riconoscimento dell’innocenza dell’On. Comi dalle accuse per le quali è stata inflitta una condanna che è certamente ingiusta e priva di solido supporto probatorio”.
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