Guardia di Finanza di Varese, 11 settembre 2023 – I finanzieri del Comando Provinciale di Varese hanno sequestrato beni e disponibilità finanziarie. (Italpress)
Il sequestro è importante: un valore di oltre 1,2 milioni di euro a una società varesina.
E al suo amministratore, l’accusa e dopo l’indagine, per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti.
L’indagine, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Varese, ha riguardato un articolato meccanismo di frode nel settore del commercio degli idrocarburi.
I finanzieri hanno accertato che la società, con il concorso di altre società cartiere e buffer, ha emesso e utilizzato fatture per operazioni inesistenti per quasi 6 milioni di euro, al fine di evadere l’Iva.
Le indagini hanno permesso di ricostruire il complesso sistema di frode, che ha consentito alla società di sottrarre all’Erario imposte dovute per oltre 1,2 milioni di euro.
Il Gip di Busto Arsizio ha emesso il decreto di sequestro preventivo di denaro e beni nei confronti della società e del suo amministratore.
La dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti è un reato previsto dall’articolo 26 del D.Lgs. 74/2000.
Questo reato si configura quando un contribuente, per evadere le imposte, presenta una dichiarazione tributaria in cui sono contenute fatture relative ad operazioni inesistenti.
Per “fatture per operazioni inesistenti” si intendono le fatture che riguardano cessioni di beni o prestazioni di servizi, o altri atti giuridici, privi di effettiva esecuzione.
Il reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti è punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro 150.000 a euro 600.000.
Le fatture per operazioni inesistenti possono essere utilizzate per evadere le imposte in diversi modi. Ad esempio, possono essere utilizzate per:
- Sopravvalutare i costi di esercizio, al fine di ridurre il reddito imponibile;
- Sopravvalutare i ricavi, al fine di aumentare il reddito imponibile;
- Dedurre costi inesistenti, al fine di ridurre il reddito imponibile.
Le fatture per operazioni inesistenti sono spesso utilizzate in frodi IVA, in cui il contribuente si avvale di società cartiere o buffer per emettere fatture per operazioni inesistenti, al fine di ottenere un rimborso IVA indebitamente.
La Guardia di Finanza è l’organo preposto al contrasto alle frodi IVA e ad altri reati fiscali.