Fit-Cisl, Cannisi, allarme su Malpensa per l’occupazione: il lavoro c’è ma non ci sono più e da tempo, le condizioni di lavoro di un tempo.
Fit.Cisl. Malpensa, il secondo aeroporto d’Italia soffre per la carenza di manodopera, come e più di altri settori.
L’allarme arriva dal principale sindacato, Cannisi:
“non solo è difficile reperire personale, come da tempo abbiamo constatato e segnalato, ma adesso sono sono molti anche quelli che si licenziano”.
La pesantezza del lavoro è solo uno degli aspetti e non secondario, con le altissime temperature in piazzale, è veramente faticoso (più di prima) caricare e scaricare i bagagli.
Mansione che porta col tempo, ad avere problemi di schiena che ci si porta dietro tutta la vita e nel frattempo, magari, non c’è più il posto di lavoro.
Altri settori? Ancora peggio.
Pensiamo alle donne che di notte si devono alzare alle 2 o alle 3, lasciare i figli piccoli ai mariti e venire al check-in, in mezzo a senza-tetto e gente che dorme ovunque, passeggeri compresi.
Le Istituzioni latitano oppure non hanno organici e strumenti giuridici adeguati agli interventi richiesti.
Un esempio, l’ultimissima operazione dei Carabinieri:
Daspo urbano da parte dei Carabinieri della Compagnia di Gallarate stanno conducendo attività di controllo presso l’Aeroporto di Milano – Malpensa.
Gli sforzi sono notevoli da parte del Comandante Claudio Bertuccioli che avrebbe bisogno di piu’ militari per fronteggiare i numeri di Malpensa.
Il controllo del territorio e la prevenzione costanti sono importanti per affrontare una serie di questioni legate all’abusivismo, all’accattonaggio.
Mettiamo in luce poi, i contratti recenti, 1000 euro per fare notti e turni coi disagi conseguenti e il quadro è completo:
un grande sacrificio con pochi soldi, e questo scoraggia chiunque.
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