Il maltempo non ferma i numerosi fans giunti da tutta Europa presso l’autodromo di Monza per assistere all’ultimo concerto continentale del “Boss”. Bruce Springsteen farà nel breve periodo un ritorno dal vivo in America.
Maltempo che purtroppo ha seguito il boss sia nella grandiosa tappa di Ferrara che in quella di Monza martedì sera. In entrambi gli appuntamenti il suo passaggio è stato anticipato da trombe d’aria nubifragi e ingenti danni.
Il suo concerto arriva a puntino come forte segnale di ripartenza e di divertimento. Sono quasi le 20 quando chitarra alla mano appare sul palco ed incomincia lo show.
Oltre due ore e mezza di musica a tutta manetta, come si dice nel tempio della velocità quale è l’autodromo di Monza.
Dalle Ferrari della Formula 1 alla Ferrari del rock internazionale, il parco è stato il vaso da oltre 70.000 fans giunti da tutta Europa per salutare il Boss.
Emozionante il momento in cui una bimba con le doppie cuffie per proteggere le orecchie dai decibel del concerto, espone un cartello con la scritta “Dear Boss, this is my Glory Days”, e lui per tutta risposta le regala la sua armonica a bocca appena utilizzata.
Un ritorno nel 2024
Probabilmente l’unica pecca dell’organizzazione è legata al fatto che il prato essendo in pianura non permetteva una visione perfetta del palco per seguire i movimenti del Boss, anche se certamente il parco dell’autodromo di Monza è indubbiamente una location già importante di suo.
Il calore dei fans che hanno saltato, balllato, cantato ogni camzone è arrivato fino al boss che dal palco ha salutato più volte con “Ciao Monza”.
Infatti, Bruce Springsteen presentando la leggendaria E Strett Band, ha chiuso il concerto tra cori e applausi con “Grazie di tutto, torneremo presto”.
Si vocifera già infatti la proposta per un paio di date a San Siro, tempio della musica dal vivo, per il prossimo anno.
Fausto Bossi