Carmen Lasorella arriva in libreria con il suo primo romanzo “Vera e gli schiavi del terzo millennio”. In uscita venerdì 30 giugno per Marietti1820.
Lo scorso 7 giugno le è stato conferito a Roma il Premio Margutta – La Via delle Arti nella Sezione “Premio alla Carriera”.
Alla voce della protagonista, Vera, un’attivista per i diritti umani di sessant’anni, si affianca la voce narrante della sua amica-segretaria assistente. Diverse per generazione e cultura, l’una è cresciuta in un ambiente colto e aperto, educata alla bellezza delle arti, ma soprattutto al valore della dignità e al gusto del sapere; l’altra, che non ha avuto le stesse possibilità, e non le somiglia neanche per tempra, a poco a poco, standole a fianco, s’incanta dinanzi a un mondo che non conosce.
Vera da un paio d’anni è alla guida di un consorzio che fa parte di una grossa organizzazione internazionale che lavora a favore dei migranti e intuisce l’esistenza di gravi irregolarità; la struttura è infatti collusa con le mafie. Deve ritrovare l’energia, che aveva perduto, per indagare e contrastare un’organizzazione senza scrupoli, dotata di potenti mezzi informatici.
Non si era mai posta il problema di adeguarsi agli ambienti o alle persone che incontrava. Tirava dritto, rimanendo libera. Era il suo modo per essere diversa. Un modo di vivere che le aveva procurato tante inimicizie, pur garantendole, tuttavia, il rispetto, che continuava a circondarla. Nonostante il mondo intorno fosse cambiato, lei dava tutto o niente a prescindere e rimaneva sé stessa.
Carmen Lasorella, prima giornalista italiana a ricoprire il ruolo di inviata di guerra per la tv, anchor-woman, autrice di reportage, conduttrice di programmi di successo in radio e in tv per le reti Rai. Opinionista e saggista, ha raccontato le principali crisi internazionali a cavallo tra il XX e il XXI secolo. Corrispondente da Berlino e direttrice generale della Tv di San Marino, presidente di Rai net. Ha diretto un master alla Link University sulle migrazioni forzate, le tutele internazionali, gli “hate speech” nell’anno accademico 2017/2018. www.carmenlasorella.it