SACBO BOCCIATA DAL TAR: GARA DA RIFARE PER GLI ACCESSI AD ORIO AL SERIO PER I SERVIZI AUTOBUS
ONLIT (BALOTTA), A RISCHIO CAOS I COLLEGAMENTI CON MILANO
Il dispositivo emesso il 28 marzo scorso dal Tar Brescia parla chiaro:” S.A.C.B.O. dovrà dunque senz’altro avviare, con la massima celerità, una nuova procedura
per regolare la materia degli accessi dei vettori con linea diretta alla stazione centrale di Milano”.
La vicenda nasce con la decisione di Sacbo di bandire una gara con corrispettivo economico per la gestione dei sevizi automobilistici tra lo scalo orobico e Milano.
Servizi che erano stati liberalizzati fin dal 2012 con una autorizzazione della regione.
Ciò ha consentito fino ad ora di produrre un servizio collettivo senza costi pubblici per con buone frequenze
e tariffe contenute per i passeggeri svolti da tre compagnie l’Autostradale, la Locatelli-Air Pullman e da Terravision che interessa almeno tre milioni di passeggeri l’anno.
A scatenare il conflitto amministrativo è stata l’idea della Sacbo di mettere a gara gli stalli dell’aeroporto
fissando l’accesso a sole tre compagnie quando tutti gli operatori hanno diritto di entrare in aeroporto e di effettuare i servizi di trasporti.
Sacbo ha abusato della sua posizione dominante mettendo a gara, dietro un corrispettivo economico, il servizio di trasporto anziche limitarsi ad un canone per i dirtti aeroportuali visto che trattiene già il 10% per ogni tiket venduto dai vettori.
La vicenda si è complicata perchè sono entrati in scena due nuovi operatori, Caronte e Flibtravel che vorrebbero aggiungersi agli altri tre per effettuare i collegamenti.
Ciò assicurerebbe una maggiore regolarità e qualità del servizio nonchè la riduzione delle tariffe oggi fissate a 12 euro.
Ora il “conflitto” giuridico si è spostato al Consiglio di Stato.
Resta il fatto che nei suoi pronunciamenti l’Autorità di Regolazione dei Trasporti e l’Antitrust nazionale ed europea sono espliciti.
Se non ci sono vincoli infrastrutturali di accesso tutti i vettori possono produrre i loro transfert e non sono dovuti “diritti” alla Sacbo e i principi concorrenziali vanno rispettati come concluso dal Tar di Brescia.