“L’accordo che hanno stipulato i dirigenti del PD con il M5S in Lombardia è un’unione di due debolezze per trovare il necessario reciproco sostegno.
Palmeri, Lista Moratti, commenta l’accordo a sinistra.
La prima quella di un partito che ha perso la strada, che ritorna indietro al PDS e che si sta snaturando dandosi la prospettiva di un’alleanza politica con i grillini che nega le proprie stesse radici e la seconda quella di un ex movimento che in Regione ha perso ben 2 voti su 3 in 4 anni, riducendosi dal 21 al 7%.
Alla contrarietà all’accordo espressa da oltre 1/3 degli iscritti al M5S nella consultazione on line, si aggiunge l’evidenza di una spaccatura tra gli elettori del PD perché sono sempre di più quelli che non vogliono che il partito finisca in questo modo.
Per Letizia Moratti è un’ottima notizia
perché il totale dei voti di questa coalizione sarà inferiore alla somma delle sue componenti separate, perché vi è comunque una sovrapposizione di elettorato, perché si aprono ulteriori spazi, perché il suo progetto di governo è così davvero l’unica alternativa a quello del Presidente uscente Attilio Fontana che sta per finire il suo mandato: è molto più adatto, fondato e praticabile di quello costretto a subire le istanze del M5S e del PD, totalmente schiacciato a Sinistra”.
La speranza della Lista Moratti, è di recuperare i voti di Bossi
“Moratti e Bossi hanno un ottimo rapporto da sempre, sin da quando furono ministri assieme nel secondo governo Berlusconi”, racconta chi lavora fianco a fianco con la ex sindaca di Milano.
Secondo La Repubblica, la Moratti cerca voti tra gli stranieri
Moratti coi centri culturali sikh. “Ha un profilo liberale che ci permette di costruirle attorno un nostro progetto identitario”, dice la coordinatrice metropolitana di Iv, Lucia Caridi. Il “progetto identitario” in questione è quello di una proposta “che vada oltre alla destra e alla sinistra per focalizzarsi sulla competenza”.