La Procura di Milano ha chiuso in questi giorni l’inchiesta sulle mele marce nel sindacato coinvolte nella truffa ai danni dell’Inps
Mele marce nel sindacato a Legnano
Le mele marce nel sindacato coinvolte sono sindacalisti di Legnano e Varese e la maxi truffa è durata una ventina di anni.
Il pm Paolo Storari della Procura di Milano ha coordinato l’inchiesta che ha visto coinvolti anche un ex segretario della Fim-Cisl Territorio Laghi di Varese e un ex segretario della Femca-Cisl Ticino Olona
La procura ha indagato 51 persone tra sindacalisti ed ex sindacalisti in forza ai sindacati confederali.
Trentaquattro indagati ricoprono o hanno ricoperto incarichi in Cisl in Lombardia, 14 in Uil e due nella Cgil.
Il meccanismo della maxi truffa
Il meccanismo della truffa era elementare: società complici assumevano fintamente i sindacalisti che di fatto lavoravano a tempo pieno per il sindacato.
Le aziende conniventi, rispettando lo Statuto dei Lavoratori, assumevano i rappresentanti sindacali e usufruivano dell’aspettativa sindacale retribuita.
Da quel momento gli stipendi dei lavoratori venivano erogati dalle sigle sindacali, ma, come prevede la normativa, i contributi previdenziali venivano versati dall’INPS.
Infatti quando il lavoratore è in aspettativa sindacale non è pagato dal datore di lavoro, bensì dall’associazione sindacale, che però non deve versare i contributi.
I protagonisti
Tra i destinatari dell’avviso di chiusura indagini figurano anche personaggi di spicco della galassia sindacale locale.
Ci sono un ex segretario della Fim-Cisl di Legnano e Territorio Laghi di Varese, oggi settantenne, e l’ex segretario della Femca-Cisl Ticino Olona, classe 1946.
Ma anche un cinquantasettenne segretario della Filcams-Cisl Ticino Olona e un 61enne legnanese dirigente della Fim-Cisl e Fai-Cisl Milano Metropoli.
Oltre a questo il GIP Anna Calabi ha decretato due sequestri finalizzati alla confisca per quasi un milione di euro.
Anche la trasmissione televisiva Le Iene avevano trasmesso lo scorso ottobre un documentato servizio sulla vicenda
La chiusura delle indagini è preliminare alla richiesta di rinvio a giudizio, ma l’udienza preliminare non è ancora fissata.
La magistratura milanese ha formulato l’accusa di truffa ai danni dell’Istituto pensionistico, e i lavoratori coinvolti sarebbero soltanto strumenti del meccanismo truffaldino architettato.